“Nocte periculo imminente”, la storia di Daniele, il prof che canta Notte prima degli Esami in latino: “Abbiamo tradotto anche le canzoni di Sanremo”

Un insegnante di italiano e latino al liceo classico Tito Livio di Milano ha deciso di dedicare una speciale versione in latino della canzone “Notte prima degli esami” ai suoi studenti della classe 5F che stanno affrontando la prima prova della maturità.
Daniele Michienzi, il professore in questione, ha pubblicato un video su Instagram in cui canta e suona la chitarra accompagnando i versi di “Notte prima degli esami” tradotti in latino. La sua pagina “Loquendum” è nata a febbraio con l’intento di fare divulgazione linguistica tramite video, canzoni e curiosità sulla linguistica storica, dopo aver coinvolto gli studenti di seconda nella traduzione di alcune canzoni di Sanremo.
“La uso per fare divulgazione sulla linguistica e sulle lingue antiche utilizzando video, canzoni e aneddoti curiosi sulla linguistica storica”, spiega Michienzi in un’intervista al Corriere della Sera.
Alcuni versi della canzone in latino sono: “Periculis imminentibus tu a cubiculo meo immodice distas” (Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza) e “Nocte periculo imminente publici ministri Nonnulli haud dubie adempti sunt certo qualcuno te lo sei portato via” (Notte prima degli esami, notte di polizia, qualcuno se l’è sicuramente portata via).
Michienzi ha voluto incoraggiare i suoi studenti ad affrontare le prove con serenità, sottolineando che hanno gli strumenti necessari per scrivere buoni elaborati. Allo stesso tempo, li ha invitati ad accogliere quella sana preoccupazione che li spingerà a dimostrare lucidità e saggezza, qualità essenziali nella vita adulta.
Il professore ha anche ricordato che le commissioni d’esame cercano di mettere a proprio agio gli studenti e di valorizzarne i talenti, un aspetto che spesso gli studenti sottovalutano temendo commissari severi.
Michienzi conclude ricordando l’etimologia della parola “simpatia”, che deriva dal greco e significa letteralmente “patire insieme, provare emozioni insieme”. In questo senso, i docenti possono essere molto “simpatici” nei confronti dei loro studenti, condividendo le stesse emozioni durante questo importante rito di passaggio.