Niqab a scuola, i genitori si scusano: è stato un malinteso. Il caso finisce sulla scrivania di Valditara

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La vicenda della studentessa di Pordenone che si è presentata a scuola indossando il niqab, uno dei veli più coprenti della tradizione islamica, ha avuto nuovi sviluppi. Secondo fonti qualificate, la famiglia della ragazza si è messa in contatto con l’istituto scolastico chiedendo scusa per l’accaduto.

Le indagini del Comune

Il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, e il vicesindaco Alberto Parigi hanno intensificato i contatti per approfondire la vicenda. Sono riusciti a risalire alla nazionalità dell’alunna e a confermare che la studentessa ha effettivamente indossato il niqab a scuola. Il sindaco Ciriani ha dichiarato che non intende emanare ordinanze restrittive come quelle adottate in altri comuni, in quanto la normativa sull’uso del velo non ne vieta l’utilizzo nei luoghi pubblici, teoricamente nemmeno a scuola. Tuttavia, la norma vieta di rendersi irriconoscibili in ambienti come la scuola.

L’intervento del Ministero

Il caso è finito anche sulla scrivania del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il cui staff è a conoscenza della vicenda. Al momento, però, il Ministero non ha intrapreso azioni formali.

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