Niente più predellino e niente più cattedre; aule colorate e attrezzate
Se fino a pochi mesi fa si discuteva sul ritorno al predellino sotto la cattedra, ora si fa avanti un altro progetto in senso opposto: la cattedra potrebbe sparire completamente dall’aula che sarà piena di colori e attrezzata.
Ad anticipare l’ipotesi della tendenza di nuovo look delle classi è il Messaggero che anticipa l’esperienza condotta da una scuola sin dal 2014 e che potrebbe diventare progetto pilota.
Assecondando le richieste continue di una didattica innovativa, la scuola in questione ha deciso di partire dall’innovazione degli spazi. Rivoluzionando il concetto di aula fissa per classe e sezione, la gestione dello spazio seguirà il principio accademico della rotazione delle classi di studio.
Il progetto Dada, (Didattiche per ambienti di apprendimento), infatti, prevede che gli alunni raggiungano i laboratori o le aule di lezione seguendo percorsi guidati, senza più restare nello stesso ambiente dal primo all’ultimo suono della campanella.
Sull’innovazione didattica, il Miur ha messo a disposizione spesso i fondi per stimolare l’utilizzo di metodologie didattiche innovative, grazie alle quali studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado potranno sperimentare forme di apprendimento più coinvolgenti e anche divertenti. In pratica, senza porre vincoli sul fatto che tale innovazione potesse riguardare l’uso del digitale, la metodologia didattica in senso stretto da parte del docente oppure una metodologia messa a punto dalla scuola in senso più ampio.
E’ pur vero che il ripensamento degli spazi è una tecnica in uso da decenni, a cominciare da quando la disposizione dei banchi veniva proposta a forma di ferro di cavallo anziché con il consueto posizionamento frontale alla cattedra. C’è chi ha sperimentato le lezioni all’aria aperta (tempo permettendo) e chi è già passato per la condivisione di armadietti.