Niente aumento per gli stipendi dei docenti russi promesso da Putin

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Giulia Boffa – La popolarità di Putin è in netto ribasso, specialmente ora che ha mancato la promessa di aumentare il salario dei dipendenti pubblici, in particola degli insegnanti.

Giulia Boffa – La popolarità di Putin è in netto ribasso, specialmente ora che ha mancato la promessa di aumentare il salario dei dipendenti pubblici, in particola degli insegnanti.

Il presidente russo aveva promesso in campagna elettorale, e in un lungo articolo pubblicato sulla popolare Komsomolskaya Pravda, che avrebbe più che raddoppiato i salari dei docenti, portandoli sia pure con gradualità, da subito in linea con la media nazionale (oggi non arrivano al 70 per cento) e poi, anno dopo anno, fino al doppio di tale media entro il 2018. I salari dei docenti sono molto inferiori alla media salariale russa. 
 
Ma dopo un anno dalle elezioni, il ministero dell’economia ha pubblicato un documento di previsione a lungo termine dal quale si evince che le possibilità di aumentare significativamente le paghe degli insegnanti delle scuole pubbliche sono prossime allo zero.
 
Fra un paio d’anni, si legge nel documento del ministero, le retribuzioni dei dipendenti statali potranno raggiungere, se va bene, il 75 per cento della media salariale nazionale, per restare poi più o meno ancorate a quel livello almeno fino al 2030, quando ci si avvicinerà all’80 per cento. 
 
E’ sicuramente un duro colpo alla credibilità di Putin, che ha fama di mantenere ciò che promette, ma soprattutto lo è per i docenti che rappresentano per giunta una grossa fetta dell’elettorato di Putin.
 

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