Nessun pedaggio autostradale pagato e ritardo di oltre tre ore da parte degli autisti: la gita da incubo degli studenti trentino in Austria
Una gita scolastica dovrebbe essere un’esperienza indimenticabile per gli studenti, un momento di svago e di arricchimento culturale. Purtroppo, per circa 50 ragazzi di un istituto di Trento, il sogno di una gita a Salisburgo si è trasformato in un vero e proprio incubo a causa di una serie di imprevisti legati al servizio di trasporto, come segnala il quotidiano locale Il Trentino.
La prima, amarissima sorpresa è avvenuta durante la visita al campo di concentramento di Mauthausen, una tappa particolarmente sentita e attesa dai ragazzi. A causa di un inspiegabile ritardo di oltre tre ore da parte degli autisti, la comitiva è arrivata a destinazione quando il sito stava per chiudere. Una guida li ha quindi fatti visitare in modo frettoloso, in appena 20 minuti, un luogo che meritava ben altro rispetto.
Il motivo di tale ritardo? Secondo quanto riferito da un nonno di uno degli studenti coinvolti, gli autisti avrebbero semplicemente dormito fino a tardi, non presentandosi in tempo per prelevare i ragazzi. Un comportamento inaccettabile, frutto della scelta della ditta di autotrasporti di non investire nell’assunzione di professionisti preparati ed efficienti, puntando al ribasso sui costi.
Ma non è finita qui. Durante il viaggio di rientro, l’autobus è stato fermato dalla polizia austriaca per un controllo di routine sulla vignetta autostradale. Qui è emerso che gli autisti non avevano nemmeno provveduto ad acquistarla, ricevendo una multa salata di oltre mille euro. Senza avere denaro contante o carta di credito, i malcapitati studenti e insegnanti sono stati costretti a fare una colletta per poter proseguire il viaggio.
La ditta di autotrasporti in questione non sarebbe nuova a questo genere di situazioni. In passato, aveva addirittura disatteso un appalto per il trasporto degli studenti delle scuole medie di Bolzano, lasciandoli a piedi il primo giorno di scuola.