Neoimmessi da Concorso PNRR: docenti devono conseguire 30 o 36 CFU. Come e quando non si sa ancora, costo fino a 2.000 euro
I vincitori non abilitati del concorso PNRR 2023 scuola secondaria devono conseguire il titolo prima dell’assunzione in ruolo. Aspetti da chiarire.
Concorso secondaria PNRR 2023
Al concorso PNRR 2023 scuola secondaria hanno partecipato aspiranti sia abilitati che non abilitati. Questi ultimi hanno avuto accesso alla procedura con:
- laurea + 3 anni di servizio (nelle scuole statali, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno nella specifica classe di concorso di partecipazione); oppure
- laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31/10/2022.
Una volta individuati per l’assunzione (quindi parliamo dei vincitori di concorso), i vincitori abilitati sono direttamente immessi in ruolo e avviati all’anno di formazione e prova;
Vincitori non abilitati
Così leggiamo negli articoli 13/2 e 18-bis/4 del D.lgs. 59/2017 dedicati alla fattispecie in esame e a cui rinvia il DM 205/2023 disciplinante il concorso:
- art. 18-bis/4: … i vincitori del concorso su posto comune, che vi abbiano partecipato con i requisiti di cui al comma 1, sottoscrivono un contratto annuale di supplenza con l’Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’istituzione scolastica scelta e integrano i CFU/CFA, ove mancanti, per il completamento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale di cui all’articolo 2-bis, con oneri a carico dei partecipanti, definiti dal decreto di cui al comma 4 del medesimo articolo 2-bis.
- art. 13/2: I vincitori del concorso che non abbiano ancora conseguito l’abilitazione all’insegnamento e abbiano partecipato alla procedura concorsuale ai sensi dell’articolo 5, comma 4, sottoscrivono un contratto annuale di supplenza con l’Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’istituzione scolastica scelta e devono acquisire, in ogni caso, 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale di cui all’articolo 2-bis, con oneri, a carico dei partecipanti, definiti dal decreto di cui al comma 4 del medesimo articolo 2-bis.
Dunque:
- i vincitori non abilitati sono dapprima assunti a tempo determinato (al 31/08);
- nel corso del contratto a tempo determinato conseguono l’abilitazione, acquisendo 30 CFU/CFA (i partecipanti con tre anni di servizio) oppure 36 CFU/CFA (i partecipanti con 24 CFU/CFA) dei 60 CFU/CFA del previsto percorso universitario abilitante;
- conseguita l’abilitazione, come detto nel punto precedente, sono assunti a tempo indeterminato e sottoposti al periodo di formazione e prova.
I costi dei percorsi, evidenziamolo, sono a carico dei partecipanti.
Percorsi
I percorsi da 30 CFU e da 36 CFU, cui devono partecipare i succitati docenti, devono ancora essere autorizzati ma i vincitori di concorso non abilitati si pongono in merito importanti domande, per alcune delle quali è possibile fornire una riposta completa, per altre parziale e per altre ancora non possiamo che attendere le indicazioni ministeriali:
I vincitori non abilitati accedono sicuramente ai percorsi per abilitarsi ai fini dell’immissione in ruolo?
Sì, vi accedono per legge per cui non rischiano di restarne esclusi.
I costi dei percorsi sono a carico del Ministero o dei partecipanti?
Sono a carico dei partecipanti.
Quanto costano i percorsi in parola?
Il DPCM del 4 agosto 2023 indica all’articolo 12 i costi massimi dei percorsi (per cui quelli indicati potrebbero essere anche inferiori o al massimo uguali): max 2.500,00 euro i percorsi da 60 CFU; max 2.000,00 euro i percorsi da 30/36 CFU.
In quale regione e ateneo svolgerò il percorso?
La domanda nasce dal fatto che tanto vincitori sono stati assunti in regioni diverse da quelle di residenza, dal fatto che non tutti prestano servizio in città ove vi sono Università ovvero vicine alle stesse (anzi talvolta si è lontani centinaia di chilometri con tutte le difficoltà del caso), nonché dalla preoccupazione relativa all’Ateneo in cui sarà autorizzato il percorso di abilitazione relativa alla classe di concorso di interesse. Per rispondere alla domanda non possiamo che aspettare i necessari chiarimenti ministeriali, nella convinzione che il MIM farà di tutto per agevolare la frequenza dei corsi in parola, considerato che gli aspiranti non possono non conseguire l’abilitazione.
Se non posso svolgere il percorso abilitante, che succede?
La normativa di riferimento sopra riportata non contempla esplicitamente dei casi di rinvio (come avviene invece per l’anno di prova), tuttavia vi sono delle situazioni tutelate dalla legge di cui non si potrà non tener conto. Pensiamo, ad esempio, ad una docente che non può svolgere servizio e seguire il corso perché in congedo di maternità: non potrà sicuramente perdere il ruolo per una situazione (maternità) tutelata dalla legge e non potrà che rinviare l’intera procedura.
Quesito
Così chiede un nostro lettore:
Sono un docente che ha vinto il concorso come docente di laboratorio di informatica (B016). Volevo avere informazioni sull’abilitazione da conseguire entro quest’anno scolastico, in particolare: Se uscirà qualche comunicazione o line guida riguardo l’abilitazione per noi vincitori di concorso. Se le spese dell’abilitazione saranno a carico del sottoscritto.
Da quello che ho visto, ci sono poche università aventi corsi abilitanti per la mia classe di concorso, con posti limitati( Istituzione Capofila: Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, UKE – Università Kore di Enna, Università degli Studi di Messina). Mi chiedevo che se dovessi fare richiesta a ognuna di queste università e fossero malauguratamente tutti i posti già occupati, cosa si potrebbe fare al riguardo. Se le 150 ore che mi dovrebbero spettare bastano per avere il tempo di spostarmi e conseguire l’abilitazione. In fine se non dovessi riuscire a prenderla quest’anno, se sia possibile chiedere un altro anno che mi consenta di terminarla, la dove si presenti il bisogno.
Come detto sopra, attendiamo le necessarie indicazioni ministeriali nonché il decreto di autorizzazione dei percorsi che non potrà non dettare disposizioni sui percorsi dedicati ai docenti vincitori di concorso.
Quanto all’iscrizione ai percorsi (anche in più Atenei) ribadiamo che non possiamo che attendere i documenti ministeriali.
Relativamente ai costi, considerato che il lettore – docente ITP – dovrà svolgere un percorso da 36 CFU, il costo massimo sarà di euro 2. 000,00.
Riguardo infine alla possibilità di rinvio, come detto sopra, vi sono delle situazioni tutelate dalla legge di cui non si può non tener conto. Se, invece, il lettore si riferisce al fatto di non superare la prova finale del percorso abilitante, rispondiamo che questa si può ripetere una sola volta e che il secondo mancato superamento della stessa determina la cancellazione del vincitore del concorso dalla relativa graduatoria.
Le risposte ai quesiti
È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).
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