Neoassunti e precari, più diritti grazie al Governo ma non per tutti. Anief tutelerà gli esclusi e danneggiati

A breve arriverà in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge “salva-infrazioni”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno scorso, con alcune importanti novità per i precari della scuola. L’annuncio è arrivato poche ora fa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha anche specificato: “le disposizioni di interesse riguardano il riconoscimento del servizio svolto prima dell’immissione in ruolo ai fini della ricostruzione di carriera e l’estensione del beneficio della Carta del Docente agli insegnanti con contratto a tempo determinato”.
“Il doppio tema – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – rientra nella procedura 4231 attivata nel 2014 dalla Commissione europea sui precari, ma anche la denuncia presentata dall’Anief ed accolta dal Comitato europeo dei diritti sociali nel 2019 e, ancora, la raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa del 2021 ed una prima replica da parte del governo. La risposta del legislatore è importante ma non è completa, perché non si sta rispettando tutto quello che chiede l’Unione europea e per tale motivo continueranno a presentare quei ricorsi che grazie ai nostri legali settimanalmente fanno riconoscere 300.000 euro di risarcimento ai precari. Il sindacato continuerà a lottare in tribunale per fare rispettare i diritti negati del personale: anche con queste modifiche normative, ad esempio, ben oltre la metà dei supplenti annuali, infatti, continuerà a non ricevere la Carta del docente. E anche la ricostruzione di carriera potrebbe danneggiare coloro che hanno svolto delle annualità. Ci riserviamo – conclude Pacifico – di valutare la situazione per ogni singolo dipendente della scuola”.
Il ministero dell’Istruzione del Merito, nel frattempo, ha spiegato che “il riconoscimento del servizio “pre-ruolo” verrà ora assicurato ai docenti, sia a fini giuridici che economici, già al momento della richiesta di ricostruzione di carriera e dopo aver superato il periodo di prova e ottenuto la conferma in ruolo. Lo stesso intervento supera anche il problema del riconoscimento integrale, agli effetti giuridici ed economici, dell’anzianità maturata nei servizi prestati dal personale ATA nelle scuole e nelle istituzioni educative statali già in sede di prima applicazione della ricostruzione di carriera, con il conseguente inserimento immediato nella fascia stipendiale corrispondente. Per quanto riguarda l’estensione del beneficio della Carta del Docente agli insegnanti con contratti a tempo determinato, la norma estende il beneficio dell’attribuzione della Carta del Docente, con un importo invariato di 500 euro, anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile (fino al 31 agosto). “L’utilizzo della Carta viene esteso a circa 83.000 supplenti annuali” e “per garantire l’ampliamento della platea degli utenti, il finanziamento della Carta del Docente viene incrementato di 10 milioni di euro”, hanno concluso dal ministero.