Nell’ultimo biennio stipendi fermi e inflazione a +12%, Anief chiede l’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge in attesa del rinnovo: 120 euro medi a docente o Ata, come richiederli

WhatsApp
Telegram

Gli stipendi del personale scolastico continuano a soffrire l’avanzamento dell’inflazione. E il Governo che fa? Non solo non stanzia un euro, ma nemmeno applica in busta paga l’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge, pari alla metà dell’incremento del costo della vita dell’ultimo periodo.

Anief lo sostiene da mesi ed ha deciso che il momento dell’attesa è finito: è giunta l’ora che il personale scolastico recuperi gli arretrati dell’ultimo anno. Considerando che gli ultimi aumenti contrattuali, sottoscritti lo scorso dicembre, arrivano al 2021, “abbiamo messo a disposizione per tutto il personale della scuola, docente, educativo ed ATA un modello per recuperare l’indennità di vacanza contrattuale allineata all’inflazione per il 2022 al 2023″, spiega all’agenzia Teleborsa Marcello Pacifico presidente nazionale Anief.

“Abbiamo predisposto un modellino che – prosegue Pacifico – serve anche per recuperare il famoso anno 2013 non considerato ai fini della carriera e che diventa fondamentale avere ora, considerando che nel 2022-2023 abbiamo registrato un aumento dell’inflazione da 3 a 12 punti. Mentre l’indennità di vacanza contrattuale degli stipendi della scuola è rimasta ferma ad un punto e mezzo: doveva arrivare per legge al +6%, che corrisponde al 50% dell’inflazione: significa che lo Stato da un anno ci deve più di 120 euro lordi al mese solo di indennità di vacanza contrattuale. Questo non è avvenuto e per tale motivo i nostri stipendi sono sempre più poveri”.

“Quindi – prosegue il Presidente dell’Anief – invitiamo tutto il personale a inviare questo modellino: la Corte Costituzionale è stata già informata due mesi fa della mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale rispetto a quanto previsto dalla legge per il 2022 al 2023. Ed entro un anno si pronuncerà, quindi è importante avere traccia di questo reclamo presentato al MEF, così da recuperare più di 1.500 di euro di arretrati ed avere più di 150 euro in media di aumento fisso”.

WhatsApp
Telegram