“Nel nome di Giulia, scegliamo l’amore”, Gino Cecchettin lancia la Fondazione: promuoverà l’educazione al rispetto e all’empatia

Visibilmente commosso, a un anno esatto dalla scomparsa della figlia, Gino Cecchettin ha presentato alla Camera la Fondazione Giulia Cecchettin, nata per combattere la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto.
“La Fondazione è qui per dare voce e sostegno a chi non può più urlare, a chi vive nella paura”, ha dichiarato Cecchettin, ricordando la storia di Laura, che grazie all’impegno dell’associazione è riuscita a liberarsi da una relazione tossica. “A volte possono bastare le parole, una presenza, un segno di speranza”, ha aggiunto. Cecchettin ha raccontato il suo percorso personale, segnato dal dolore ma illuminato dalla scelta di non cedere all’odio. “L’amore per la mia Giulia è il solo rimedio possibile al dolore”, ha confessato, invitando a “dare valore a ciò che conta davvero: quei sentimenti che ci consentono di rimanere umani”.
La Fondazione Giulia Cecchettin, finanziata dai diritti d’autore del libro “Cara Giulia” e da donazioni, si propone di educare al rispetto, all’empatia, all’armonia e all’amore, valori fondamentali per una società giusta e solidale. “La violenza di genere non è una questione privata – ha sottolineato Cecchettin – è un fallimento collettivo”. Da qui l’appello all’impegno di tutti: “Non possiamo delegare agli altri la responsabilità di creare un cambiamento. Dobbiamo essere protagonisti in prima persona”.
La Fondazione si rivolgerà in particolare alle scuole e alle famiglie, promuovendo programmi educativi e di sensibilizzazione. “Insieme possiamo trasformare la tragedia in speranza, l’indifferenza in azione e la paura in un nuovo inizio”, ha concluso Cecchettin, chiedendo a tutti di unirsi a questo impegno collettivo.