Nel mondo della scuola ci sarà mai stabilità, chiarezza e onestà? Lettera

inviata da Prof.ssa Serena Moretti – Sono una giovane insegnante della regione **** e abilitata nella classe A045 con specializzazione nel sostegno.
Con riferimento alla notizia del 17 aprile letta nel vostro sito riguardante le prove del sostegno del TFA avvenute pochi giorni fa posso dire che non è la prima volta in cui suddette prove vengono “gestite” male dalle Università.
Anch’io e i miei colleghi durante le prove preselettive dell’anno 2016/2017 riscontrammo difformità simili quali qualche domanda su argomenti non previsti e soprattutto, durante lo svolgimento della prova scritta (seconda prova) ci trovammo faccia a faccia con una sola domanda aperta e non tre domande aperte come di consueto in tutti i cicli TFA.
Per di più, è ormai davanti gli occhi di tutti che esistono dei poli universitari in cui le prove sono più “facili” e “fattibili” e in altri in cui lo sono nettamente meno.
Inoltre questo anno, dopo aver tanto sudato l’agognato titolo di specializzazione nel sostegno probabilmente ci ritroveremo nuovamente “precari” e “scalzati” dai vincitori del prossimo concorso perchè l’USR della nostra regione (differentemente da quelli delle altre regioni di Italia) non ci ha riconosciuto i punti della specializzazione nella stilare la graduatoria dopo aver svolto la prova relativa al concorso sostegno 2018.
Dopo aver partecipato nel 2012 al primo ciclo di TFA nella mia regione per la classe A45 (ai tempi classe A017 discipline economico aziendali) sono entrata nel mondo della scuola non più come “studente” ma come “lavoratrice” con i migliori propositi..ma tutt’ora, dopo quasi 7 anni, mi domando se, nel mondo della scuola, si troverà mai stabilità e chiarezza e onestà.