Nel Lazio, la Giunta stanzia 200mila euro a ‘Libera’ per il progetto “Sentieri di Legalità” nelle scuole

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La Giunta regionale del Lazio, guidata da Francesco Rocca, ha approvato un contributo straordinario di 200mila euro a favore dell’associazione Libera per la realizzazione del progetto “Sentieri di Legalità: percorso di cittadinanza attiva rivolto agli studenti della Regione Lazio”.

L’iniziativa, proposta dall’assessore al Personale, Sicurezza urbana, Polizia locale, Enti locali e Università, Luisa Regimenti, si inserisce nell’attuazione della legge regionale 10 dicembre 2024, n. 20, e mira a promuovere educazione alla legalità e comportamenti responsabili tra gli alunni e gli studenti delle scuole laziali.

Un percorso educativo contro mafie e corruzione

Il progetto coinvolgerà 2mila studenti delle scuole delle diverse province del Lazio e, per alcune attività, anche un gruppo selezionato di studenti universitari.

Tra le azioni previste figurano laboratori didattici di educazione alla legalità, una campagna di sensibilizzazione social dal titolo “E tu da che parte stai?”, campi scuola estivi presso beni confiscati alla criminalità e laboratori per la creazione di documentari sulle vittime innocenti delle mafie.

Le scuole potranno scegliere tra diverse proposte progettuali, tra cui approfondimenti su cybercrime, gestione dei beni confiscati, analisi della presenza mafiosa sul territorio e strategie di contrasto.

L’obiettivo è ampliare la rete di studenti coinvolti nella promozione di una cultura della legalità e far conoscere le storie di chi ogni giorno si impegna contro le mafie, favorendo la diffusione di comportamenti virtuosi.

Un messaggio forte nel segno della memoria e dell’impegno civile

L’assessore Luisa Regimenti ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa, presentata nel giorno del 33esimo anniversario della strage di Capaci.

Questo progetto di educazione alla legalità vuole essere un messaggio chiaro sulla necessità di tenere alta l’attenzione contro le mafie”, ha dichiarato Regimenti, ricordando come la scuola sia “un luogo di crescita, dove i giovani possono imparare a riconoscere e rifiutare la mentalità mafiosa e a scegliere invece la strada della legalità e della giustizia”.

L’iniziativa si propone di educare una generazione al rispetto delle regole e al rifiuto di ogni forma di sopraffazione, ispirandosi all’esempio di figure come il giudice Giovanni Falcone e gli uomini della scorta, che hanno sacrificato la vita nella lotta contro il potere mafioso. “È grazie all’esempio di uomini e donne come loro che oggi stiamo costruendo un Paese migliore”, ha concluso l’assessore.

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