Necessità scuola, Università e formazione post secondaria. Lettera

Inviata da Giancarlo Marcelli – Il Ministro Fioramonti, nel lasciare il suo incarico, in un post su Facebook indica le ragioni per le quali ha deciso di farlo.
Lamenta la scarsa attenzione o meglio la“mancanza di coraggio per la scuola” che appropriatamente definisce il motore del Paese. I miliardi
chiesti e non concessi al suo Ministero, destinati alla scuola in genere, alla formazione superiore e alla ricerca in particolare, in condizioni da tempo di forte sofferenza finanziaria venivano ritenuti essenziali per il sostegno economico delle tante problematicità in corso.
Da dirigente, impegnato per anni nella valorizzazione degli Istituti diretti, seppur non condividendo comunicazioni istituzionali con post sui social, ritengo il comportamento del Ministro coraggioso e dignitoso, se confrontato con quello di alcuni suoi recenti predecessori.
Mi spiace solo che possa apparire come una sorta di ricatto politico verso la compagine governativa di cui fa parte, trascurando di fatto il valore vero della scuola che resiste, inventa, lavora e progetta e dunque non va abbandonata, ma protetta.
Occorreva sicuramente, come un tempo, che il motore della ricerca e della rinascita economica, la scuola, avesse trovato la giusta collocazione finanziaria e non fosse divenuta una sorta di scambio fra il Ministro e i suoi colleghi di governo. Lasciare vuol dire abbandonare e questo il mondo della scuola non lo sopporta!
Personalmente spero che il Ministro ci ripensi e torni nel suo ufficio a indicare come si possa migliorare il sistema, valorizzare l’Università e i corsi post secondari come gli ITS, dando certezze ai tanti operatori periferici della scuola dell’autonomia e in particolare ai Dirigenti Scolastici che la rappresentano e tutelano. Questo è quanto serve da subito, poi
necessariamente vanno incrementate le risorse economiche, fondamentali, rintracciabili comunque in forme di fiscalità generali, anche straordinarie, cui nessuno si sottrarrebbe, se destinate alla scuola. Buon Natale Ministro a lei e ai suoi bravi operatori.