Naspi neomamma: quanto dura e a quanto ammonta?

A quanto ammonta l’importo mensile della Naspi per neomamme dimesse nel periodo di tutela e per quanto tempo viene erogata l’indennità?
Come funziona la Naspi che possono richiedere le neomamme che si dimettono nel periodo di tutela? A quanto ammonta l’indennità e per quanto tempo viene corrisposta? Rispondiamo al quesito di una nostra lettrice:
Buongiorno,
Ho un contratto di apprendistato e sono attualmente in maternità facoltativa in quanto, non avendo nessuno che possa aiutarmi, devo seguire la mia bambina di 3 mesi.
A seguito della lettura di un vostro articolo relativo a tale argomento, riconosco di essere ancora nel periodo di tutela e in possibilità percepire la Naspi.
Naturalmente appoggiandomi ad un CAF per poter procedere nel modo corretto, vorrei prima sapere a che percentuale ammonterebbe la Naspi e per quanto tempo è possibile percepirla prima di trovare un’altra occupazione.
Grazie per un vs. celere riscontro.
Naspi neomamma
Al di là del fatto che per le neomamme nel periodo di tutela la Naspi è prevista anche in caso di dimissioni volontarie, per il resto l’indennità di valutazione è esattamente uguale a quella spettante in caso di licenziamento o scadenza di contratto a termine.
La durata della Naspi è pari alla metà delle settimane di contributi versati nel quadriennio precedente: individui, quindi nei 4 anni precedenti per quali periodi ha lavorato e parta dal presupposto che la Naspi le spetterà per la metà di quei periodi fino al un massimo di 24 mesi di fruizione (se ha lavorato sempre nei 4 anni precedenti la Naspi le spetterà per 2 anni, se ha lavorato, per esempio, solo un anno le spetterà soltanto per 6 mesi).
Per quanto riguarda l’ammontare dell’importo spettantemensilmente è necessario sommare tutti gli imponibili previdenziali degli ultimi 4 anno e dividere, poi, per le settimane di contribuzione. Spetterà il 75% della media ottenuta se questa è pari o inferiore a 1208 euro.
Se la media è superiore a tale importo spetterà il 75% di 1208 euro più il 25% della differenza tra la media ottenute e 1208 euro. In ogni caso l’assegno mensile non può superare i 1335 euro mensili tenendo conto, poi che dal quarto mese di fruizione l’importo sarà decurtato del 3% ogni mese.
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