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Naspi e periodo di carenza: l’errore da non commettere per non perdere il diritto

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Naspi

Non bisogna commettere l’errore di rioccuparsi nel periodo di carenza per non perdere il diritto alla Naspi.

L’indennità di disoccupazione Naspi, se richiesta entro l’ottavo giorno dalla cessazione del rapporto di lavoro, viene corrisposta proprio a partire dall’ottavo giorno di disoccupazione. Sappiamo, in ogni caso, che non è vietato lavorare durante la fruizione della Naspi a patto che si rispettino determinati requisiti di durata del rapporto di lavoro e di reddito derivante. Ma è bene fare molta attenzione perché si può commettere un errore che fa perdere il diritto alla Naspi.

Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci scrive:

Buongiorno. Ho perso il lavoro il 15 dicembre. Ho presentato domanda di Naspi il giorno 20 dicembre. Nel frattempo mi sono attivato anche per cercare un nuovo posto di lavoro. Il giorno 21 dicembre sono stato chiamato da un’azienda cui avevo lasciato il curriculum per un lavoro a tempo determinato di 3 mesi con retribuzione mensile di 800 euro. Rispettando il lavoro i requisiti previsti dalla Naspi ho firmato e ho iniziato a lavorare.  La scorsa settimana, però, ho ricevuto dall’INPS il rigetto della mia domanda di Naspi perchè ho iniziato a lavorare il 21 dicembre. Ma in che senso? Perchè non mi danno la disoccupazione? Spero possiate aiutarmi.

Naspi e periodo di carenza

Il periodo che intercorre dalla cessazione del rapporto di lavoro all’ottavo giorno di disoccupazione viene chiamato periodo di carenza. In tale periodo l’indennità di disoccupazione non viene erogata, anche se si presenta domanda prima dell’ottavo giorno: la Naspi, nella migliore delle ipotesi, infatti, decorre dall’ottavo giorno.

Bisogna fare attenzione ad un particolare molto importante: se nel periodo di carenza si decide di accettare un nuovo rapporto di lavoro o di aprire una partita IVA si perde il diritto all’indennità di disoccupazione, indipendentemente dalla durata del nuovo impiego o degli importi che ne derivano. Il disoccupato, quindi, per avere diritto alla Naspi, per i primi 8 giorni deve rimanere senza occupazione.

Le hanno, quindi, rigettato la domanda di Naspi perchè lei, dopo 6 giorni dalla perdita del rapporto di lavoro ha accettato una nuova occupazione, nel periodo di carenza. In ogni caso potrà presentare domanda di Naspi alla scadenza del contratto a tempo determinato di 3 mesi che sta svolgendo.

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