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Naspi, dal 1 gennaio 2022 riduzione dell’assegno per recuperare il 3% non tagliato nel 2021

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Pensione Quota 100 e Naspi

A gennaio forte riduzione dell’assegno di disoccupazione: verrà applicata la decalage dei mesi precedenti.

La riduzione mensile delle Naspi in fruizione nel corso del 2021 era stata sospesa dal decreto sostegni bis a partire dal 1 giugno e fino al 31 dicembre. Ma l’INPS con il messaggio 2309 del 16 giugno 2021 aveva sottolineato che tutte le riduzioni non applicate nel corso del 2021 sarebbe state applicate, poi, dal 1 gennaio 2022.

Riduzione assegno Naspi

Per contrastare l’emergenza economica causata dalla pandemia, il decreto sostegno bis aveva sospeso la decalage della Naspi, pari al 3% al mese a partire dal quarto mese di fruizione. La sospensione operava fino al 31 dicembre 2021, data entro la quale tutti i disoccupati avrebbero percepito l’assegno senza la riduzione mensile.

Ma dal 1 gennaio 2022, non solo ricomincia la decalage mensile del 3%, ma sull’assegno di gennaio verranno applicate anche tutte le riduzioni non operate nel corso del 2021.

L’assegno Naspi di gennaio che i disoccupati riceveranno intorno alla metà del mese, sarà, quindi, consistentemente ridotto. Ma di quanto? Facciamo un esempio.

Supponiamo che un lavoratore disoccupato abbia fruito nel mese di maggio di un assegno Naspi di 1000 euro. Senza l’applicazione della decalage ha continuato a percepire la stessa somma fino alla fine di dicembre. Ora, però, l’assegno di gennaio dovrà non solo essere ridotto del 3% relativo al mese di gennaio, ma sarà applicata anche la riduzione non operata a giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre.

Vediamo in media quanto scenderebbe il nostro assegno di 1000 euro a gennaio.

Maggio percepito 1000 euro.

Giugno percepito 1000 euro ma la decalage del 3% avrebbe dovuto portare l’assegno a 970 euro.

Luglio percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 970 – 3%, ovvero  940,9 euro.

Agosto percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 970 – 3%, ovvero  912,68 euro.

Settembre percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 912,68 – 3%, ovvero  885,29 euro.

Settembre percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 885,29 – 3%, ovvero  858,73 euro.

Ottobre percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 858,73 – 3%, ovvero  832,96 euro.

Novembre percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 823,96 – 3%, ovvero  799,24 euro.

Dicembre percepito 1000 ma in realtà l’assegno avrebbe dovuto avere un importo di 799,24 – 3%, ovvero  755,26 euro.

L’assegno di gennaio, mese in cui riparte la decalage, sarà calcolato applicando la riduzione del 3% non sui 1000 euro percepiti a dicembre ma sui 775,26 (importo spettante a dicembre con l’applicazione della decalage dei mesi precedenti) e avrà, quindi, un importo pari a 752 euro.

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