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Naspi, cosa accade se il contratto a termine dura più di 6 mesi

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Quando si può mantenere la Naspi pur accettando un nuovo lavoro a tempo determinato?

In alcuni casi il lavoratore dipendente che trova un nuovo impiego a tempo determinato può mantenere il diritto alla Naspi che sta percependo o sospendendo la prestazione, per riprendere a percepirla al termine del contratto a termine, o subendo una riduzione dell’importo mensile per i mesi che presta attività lavorativa. Per mantenere il diritto alla Naspi, però, devono essere soddisfatti due importanti requisiti. Scopriamo quali sono rispondendo alla nostra lettrice che ci scrive:

Buonasera un quesito in quanto fino a Settembre 2023 sono stata percettrice naspi, attualmente ho trovato un lavoro come sostituzione maternità con conservazione del posto, dal 2/10/23 con scadenza 22/04/24 (ovvero il mio contratto dura 6 mesi e 20 giorni) la mia domanda è: siccome non percepisco un reddito presunto 8000€ annui, posso avere secondo voi integrità naspi? Oppure col fatto ‘’che sforo’’ di 20 giorni non me L’accetterebbero questa richiesta? Grazie e cordiali saluti 

Naspi e nuovo lavoro a termine

Normalmente la Naspi è compatibile con un eventuale nuovo lavoro a tempo determinato a patto che rispetti i limiti temporali e quelli reddituali previsti.

Per chi sta fruendo della Naspi conservare l’indennità di disoccupazione anche se sottoscrive un contratto a termine a patto che:

  •  la durata non sia superiore a 6 mesi;
  • che il reddito sia inferiore a 8.173,91 euro.

Nel suo caso, anche essendo il reddito inferiore a quello previsto, la durata della Naspi è superiore ai 6 mesi e questo porta alla decadenza dell’indennità di disoccupazione. In ogni caso, al termine del contratto a tempo determinato potrà presentare nuova domanda di indennità di disoccupazione per i mesi di attività lavorativa svolta.

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