Napoli, i NEET raggiungono il 58,8% dei giovani: il progetto “SosteniAMO il Quartiere” per i ragazzi a rischio

La Città Metropolitana di Napoli ha ottenuto un finanziamento di 937mila euro dal Ministero dell’Interno nell’ambito dell’Asse 4 del POC Legalità. La somma sarà destinata alla realizzazione del progetto SosteniAMO il Quartiere, un’iniziativa che prosegue le attività già svolte con Esserci nel Quartiere, intervento avviato nel biennio precedente.
Il progetto mira a intercettare adolescenti e giovani che si trovano in condizioni di fragilità sociale. L’obiettivo principale è ridurre i comportamenti devianti e favorire percorsi di crescita tramite:
- azioni di prossimità e di strada;
- percorsi individualizzati e personalizzati;
- laboratori con finalità professionalizzanti;
- interventi di reinserimento scolastico, sociale e lavorativo.
Quartieri coinvolti e destinatari
L’area di intervento comprende sette quartieri, due a Napoli (San Giovanni a Teduccio e Ponticelli) e cinque in comuni della Città Metropolitana:
- il Rione Salicelle ad Afragola;
- il Parco Verde a Caivano;
- il Parco Enrico De Nicola a Castello di Cisterna;
- il Rione Casacelle a Giugliano;
- il Quartiere Pontecitra a Marigliano.
Questi contesti sono contraddistinti da situazioni di forte marginalità sociale ed economica.
Il piano coinvolgerà complessivamente 217 giovani, di cui:
- 49 per ciascuno dei due quartieri napoletani;
- 35 a Giugliano;
- 21 per ognuno degli altri comuni coinvolti.
Metà dei partecipanti proverrà da precedenti attività già attuate, l’altra metà sarà selezionata tra coloro che verranno agganciati con nuovi interventi. Il progetto avrà una durata di 20 mesi.
Le ragioni dell’intervento
Il consigliere metropolitano Giuseppe Sommese, delegato ai fondi comunitari e nazionali per le politiche di coesione, ha spiegato che gli spazi individuati in collaborazione con il sindaco Gaetano Manfredi rispecchiano condizioni di particolare criticità: “Gli spazi urbani individuati, – ha spiegato Sommese – sono quelli in cui si riscontrano titoli di studio più bassi, una precoce uscita dal sistema di istruzione e formazione e quindi più NEET, ovvero più ragazzi che non studiano, non lavorano né frequentano corsi di formazione.”
A questi fattori si associano difficoltà economiche, instabilità abitativa e disagio familiare, con livelli significativi di deprivazione culturale.
Dati sul contesto sociale
Le statistiche evidenziano una realtà complessa:
- in alcune zone di Napoli, i NEET raggiungono il 58,8%;
- la disoccupazione giovanile in città sfiora il 60%;
- l’indice di permeabilità mafiosa in Campania si attesta al 61,21%.
Nell’area del Parco Verde di Caivano si registrano:
- dispersione scolastica al 58%;
- disoccupazione al 35% tra gli uomini e al 44% tra le donne;
- disoccupazione giovanile al 65%, contro il 34% a livello nazionale.
Anche i fenomeni legati alla devianza giovanile assumono proporzioni preoccupanti.
Sommese ha concluso sottolineando un dato emerso dalla precedente edizione del progetto: “Sono dati allarmanti – prosegue Sommese – rispetto ai quali ci conforta un elemento: nelle aree in cui siamo intervenuti con la precedente edizione abbiamo riscontrato sensibili miglioramenti.”