Musica a scuola, Bianchi: “Tutti dovrebbero saper leggere uno spartito. Troppe 13 materie disciplinari, ragazzi ‘ingozzati'”

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“Dobbiamo dare ad ogni ragazzo la possibilità di aprire uno spartito e riuscirlo a leggere, poi se sono fortunati, anche a cantare”.

Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso del convegno ‘La musica che unisce all’interno‘, che fa parte a sua volta dell’iniziativa “La Settimana della Musica a scuola“.

La musica – ha proseguito il Ministro Bianchi – riesce a parlare la lingua di tutti, una lingua che certo bisogna sapere. Dobbiamo irrobustire il percorso per tutti coloro che vogliono fare della musica la loro vita ma dobbiamo anche dare a tutti la possibilità di leggere uno spartito. Insomma più musica per tutti e per chi intende fare della musica la propria vita”.

Patrizio Bianchi aggiunge che in Italia ci sono “scuole musicali e licei musicali che stanno colmando il buco che avevamo, dovuto al fatto che i Conservatori in Italia si fanno solo da una certa età, mentre all’estero non è così”.

Poi il titolare di Viale Trastevere condivide un auspicio: “Sarebbe bello fissare un giorno, un’ora, in cui tutti i ragazzi d’Italia suonano e cantano insieme: potrebbe essere all’apertura dell’anno scolastico, anche per pochi minuti. Se mi fate questo regalo ve ne sarò grato”.

Il Ministro tuttavia ha sottolineato anche alcuni punti critici, come ad esempio il fatto che “stiamo ‘ingozzando’ i ragazzi da troppe cose, 13 materie disciplinari, mentre c’è bisogno di insegnare a riflettere, a meditare, ai nostri ragazzi e non solo a loro”, conclude Patrizio Bianchi.

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