Il movimento di opposizione alla riforma si organizza. Tra assemblee e istruzioni per il “disuso”

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Il movimento di opposizione alla riforma La Buona scuola si riorganizza in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico.

Il movimento di opposizione alla riforma La Buona scuola si riorganizza in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico.

Così, Le scuole organizzate di Roma ci comunicano di aver organizzato per il 31 agosto alle 16.00 un'assemblea al "Cielo sopra esquilino" in via Galilei 57.

"Come lavoratori autoconvocati delle scuole di Roma – scrivono – e comitati per la LIP (l'unica riforma che vogliamo!) invitiamo tutti i lavoratori, i rappresentanti sindacali, gli studenti, i genitori consapevoli all'assemblea delle scuole di Roma che si terrà il giorno 31 agosto (prima della riapertura delle scuole e dei primi collegi docenti) alle ore 16:00 al “cielo sopra Esquilino” in via Galilei 57 per discutere ed organizzare al meglio la resistenza contro la riforma ed i futuri passaggi di lotta!"

Ma non basta, infatti l'Associazione culturale e sindacale "Noi Scuola" ha pubblicato un vademecum per "ripararsi dalla #buonascuola in sole 5 mosse."

Ve le riproponiamo:

  1. La RSU indice quanto prima un’assemblea in orario di lavoro, aperta a tutti i sindacati, per chiarire i termini esatti della situazione attuale
  2. Il Collegio procura di far inserire nel POF, ove assenti, espressioni che sottolineino la fondamentale importanza della “partecipazione alle decisioni degli organi collegiali” (comma 2 L. 107) e della “valorizzazione della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento” (comma 3 L. 107). Nel caso che il DS voglia imporre direttive vincolanti e limitative, il Collegio può e deve far valere l’art. 3 comma 2 del DPR 275/1999: Il POF “comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari”
  3. Il Collegio vota la mozione che impegna i due docenti eletti nel Comitato per la valutazione dei docenti ad individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti solo sulla base “delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale” (art.11.3.c del T.U.) e coinvolgendo nella ripartizione dello stanziamento assegnato la RSU di istituto
  4. Il Consiglio di Istituto vota la mozione che impegna il docente e gli altri due membri – genitori e studenti – eletti nel Comitato per la valutazione dei docenti ad individuare i citeri per la valorizzazione dei docenti solo sulla base “delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale” (art.11.3.c del T.U.) e coinvolgendo nella ripartizione dello stanziamento assegnato la RSU di istituto
  5. E’ fondamentale garantire la corretta funzione rappresentativa della RSU e della componente docente nel Consiglio di Istituto.

Scarica il volantino

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