Morse un alunno, docente a processo: fu legittima difesa. Cosa è successo e cosa hanno detto i giudici

Un episodio avvenuto in un istituto piemontese, si è concluso in tribunale con una sentenza di assoluzione per un docente accusato di lesioni e abuso dei mezzi di correzione. Il fatto, risalente a un anno scolastico precedente, ha avuto come protagonisti un professore precario e uno studente.
Il contesto dell’episodio
Secondo la ricostruzione, tutto sarebbe iniziato durante una discussione sulla porta dell’aula, nata dal rifiuto dell’insegnante di autorizzare l’uscita dell’alunno per andare in bagno. Il ragazzo avrebbe tentato di allontanarsi ugualmente, generando un contatto fisico culminato nel morso da parte del docente, ripreso in un video poi acquisito agli atti. In aula, l’insegnante ha parlato di una “reazione quasi inconsapevole di autodifesa”.
Le valutazioni della magistratura
Il tribunale ha accolto questa linea difensiva, ritenendo che l’azione dell’insegnante potesse rientrare nei limiti della legittima difesa. A pesare nella decisione anche l’assenza di una denuncia formale da parte della famiglia dello studente. Proprio questo elemento aveva portato la Procura a chiedere l’assoluzione, dichiarando l’improcedibilità dell’accusa per lesioni.