MOF 2024/25: Fondo di 847.360.000 euro. Il MIM verso la firma entro 30 settembre e assegnazione risorse alle scuole
Si è svolta oggi la riunione tra MIM e organizzazioni sindacali sull’assegnazione delle risorse del Fondo MOF 2024/25 alle scuole. Il Ministero, secondo quanto riporta Anief presenta al tavolo, ha dichiarato la volontà di chiudere il Contratto entro il 30 settembre in modo da assegnare le risorse alle scuole.
“Un atto di assunzione di responsabilità – ha affermato il Direttore Greco – atteso che il contratto deve essere sottoposto al vaglio degli organi di controllo ed in fase di certificazione potrebbero essere necessari degli aggiustamenti”.
L’Amministrazione ha fatto presente che le risorse per il Fondo MOF 24/25 ammontano a 847.360.000 euro, con un incremento rispetto al Fondo precedente – evidenzia la Cisl Scuola – la cui consistenza era di 800.860.000,00 euro.
Sulla continuità didattica l’Amministrazione ha proposto uno stanziamento di 20 milioni, un compenso inteso quale incentivo al personale docente a rimanere nell’Istituto scolastico nel quale si presta servizio, una novità introdotta dal CCNL 19/21 che consentirebbe ai docenti di valutare già in fase di mobilità di permanere nell’Istituto proprio in virtù dell’incentivo.
L’istituto potrà essere esteso anche ai colleghi a tempo determinato.
Infine il Direttore Greco ha preannunciato che sono stati certificati i risparmi di spesa per gli anni 2022, 2023 e 2024 pari ad oltre 31 milioni di euro. Queste risorse saranno destinate ad un contratto specifico.
Nel Fondo – scrive la Cisl – confluiranno anche:
- i 3 milioni di euro stanziati con la legge di bilancio per il 2022 finalizzati a incentivare la continuità didattica nelle istituzioni scolastiche situate nelle piccole isole;
- i 6 milioni di euro previsti con la cosiddetta “Agenda sud”, destinati al contrasto alla dispersione e a valorizzare la continuità di servizio nelle aree di maggio disagio;
- i 30 milioni previsti per la valorizzazione della professionalità dei docenti dalla legge di bilancio per il 2018.
Le richieste dei sindacati
La Flc Cgil elenca i punti su cui “è stata registrata una sostanziale convergenza”:
- aumento delle risorse del Fmof (di circa 40 milioni di euro);
- introduzione di un compenso (massimo 800 euro) per riconoscere il disagio degli AT delle scuole del primo ciclo impegnati su numerose scuole;
- previsto un compenso (che non sia inferiore a 700 euro) per i collaboratori scolastici con incarico per l’assistenza agli alunni, specie dell’infanzia e con disabilità;
- definizione dei criteri per valorizzare i docenti (di ruolo e supplenti) che hanno prestato servizio in scuole situate nelle aree socialmente disagiate per almeno tre anni continuativi;
- definizione dei criteri per riconoscere l’indennità di disagio al personale che presta servizio nelle piccole isole;
- incremento dell’indennità parte variabile dei DSGA.
La Cisl Scuola ha chiesto di valorizzare ulteriormente gli incarichi specifici del personale ATA e una più sostanziosa attribuzione di risorse per la valorizzazione della continuità didattica nei territori caratterizzati da elevati indici di disagio (ESCS).
L’Anief ha sottolineato con forza la necessità di rivedere i criteri già per l’assegnazione del beneficio dell’annualità 2023/24 e di valorizzare in particolare i docenti di sostegno che garantiscono la continuità didattica nello stesso istituto e sulla stessa classe cosa che è peraltro nella volontà del legislatore.
Quanto al tema “formazione” Anief ha evidenziato che la formazione fuori dall’orario di servizio deve essere retribuita e non può esserlo in maniera forfetaria. Abbiamo inoltre chiesto di lasciare alle contrattazioni di istituto la libertà di decidere su come destinare le risorse relative alla formazione.
La formazione rappresenta una novità per il CCNI. L’Amministrazione ha rappresentato la difficoltà di avere una stima esatta del fenomeno per questa ragione la nuova Direzione guidata dalla dott.ssa Barbieri ha già attivato un monitoraggio che consentirà all’Amministrazione una migliore distribuzione delle risorse per il futuro.
Sugli incarichi specifici Anief ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto sia dagli assistenti amministrativi, sia con riferimento all’assistenza prestata dai collaboratori scolastici in favore degli alunni con disabilità e ha perciò proposto di aggiungere ulteriori 2 milioni di euro – oltre all’aumento di 5 milioni previsto nella proposta del Ministero – da recuperare dalle risorse vincolate alla formazione.
Rispetto ai 29 milioni stanziati lo scorso anno, Anief ha chiesto di destinare altri 5 milioni di euro (dei 29 milioni) agli incarichi specifici proprio allo scopo di garantire ad ogni scuola di riconoscere ai collaboratori scolastici che ricevono l’incarico un’indennità minima di 700 euro lordi.
Nella proposta dell’Amministrazione sono state raddoppiate le risorse destinate all’indennità di direzione variabile dei DSGA che passano dai 3,5 milioni a quasi 7 milioni. Altre risorse per l’aumento delle indennità dei DSGA – ha sottolineato la delegazione Anief – dovranno derivare dalle economie certificate ed in particolare dai risparmi di spesa derivanti dal dimensionamento vista la previsione di cui alla finanziaria 2022 art. 1 comma 558, atteso che tali risorse in passato sono state sempre destinate alla dirigenza scolastica. Per quanto riguardo l’indennità di direzione dei DSGA Anief ha chiesto un ulteriore impegno all’Amministrazione ed al tavolo con un incremento di 2 milioni di euro per incrementare la voce dell’allegato C del CCNL, lettera C legata ai punti di erogazione del servizio.
Sono stati previsti 800 euro per i 1000 assistenti tecnici del primo ciclo: Anief ha chiesto di riconosce l’indennità massima ad ogni AT.
A laterale è stato discusso anche il bonus isole che per l’anno scorso è in corso di attribuzione dopo la verifica del Dm da parte degli organi di controllo e per l’anno in corso sarà oggetto di contrattazione. Sul punto Anief ha ribadito la necessità di estenderlo anche al personale Ata come ha chiesto più volte in Parlamento. Si tratta di un bonus annuale di 1000 euro lordi legato all’effettivo servizio svolto. Grazie alle sollecitazione di Anief si è definito nello scorso anno anche il decreto per l’attribuzione risorse per il 2023.