Mobilità verticale ATA, tutto fermo sui passaggi da collaboratore scolastico alla nuova figura di operatore

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Un lettore chiede se ci sono novità sulle procedure di mobilità verticale ATA dal profilo di collaboratore scolastico alla nuova figura di operatore dopo la riunione tra Ministero e Sindacati del 7 novembre scorso. Tutto è fermo a quella data, in attesa di un tavolo di aggiornamento tra MIM e Organizzazioni sindacali.

Ministero e Sindacati si erano lasciati con due possibilità:

  • organico aggiuntivo ATA di circa 1.300 unità;
  • progressione di Area per circa 60mila passaggi (mobilità verticale).

I Sindacati hanno chiesto: da un lato un organico più consistente, dall’altro un’attenta valutazione sugli effetti che l’attivazione di 60mila unità di operatore scolastico potrebbero avere sugli organici dei collaboratori scolastici.

Mobilità verticale, quando?

Non si sa dunque se e quando partiranno le procedure di mobilità verticale da CS a OS. Le prime, quelle relative al passaggio alla nuova Area dei funzionari ed EQ per i DSGA facenti funzione, si sono svolte in estate. Ora si attende la procedura per l’attivazione del nuovo profilo previsto dal CCNL 2019/21.

Le progressioni dovrebbero decorrere dal 1° settembre 2025.

Requisiti mobilità verticale

Possono partecipare alla progressione di area da collaboratori a operatori, i collaboratori scolastici che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • attestato di qualifica professionale richiesto per l’accesso dall’esterno e almeno 5 anni di esperienza maturata nell’area dei collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione

oppure

  • diploma di scuola secondaria di primo grado e almeno 10 anni di esperienza maturata nell’area dei collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione

Stipendio

La differenza di stipendio tra collaboratori e operatori è di circa 400 euro lordi l’anno:

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Pubblicato in ATA

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