Mobilità straordinaria: gli errori madornali dell’algoritmo non sono stati rettificati: ma la legge non è uguale per tutti? Lettera

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In brevissimo tempo gli errori madornali dell’algoritmo utilizzato dal MIUR sono stati insabbiati ma le ingiustizie sono rimaste tali costringendo migliaia di docenti a rimanere lontano da casa quando era loro sacrosanto diritto essere trasferiti!

In tanti sono poi stati accontentati dalle assegnazioni provvisorie ma il problema è solo stato rinviato di un anno! Ricordo soprattutto ai sindacati, che evidentemente hanno dimenticato di riferire al nuovo ministro, le enormi ingiustizie subite da migliaia di docenti di fase B “scavalcati” per errore da docenti di fase C, magari nel nuovo accordo di fine dicembre il ministero, su indicazione specifiche degli stessi, poteva inserire un correttivo almeno per fare giustizia visto che fino a prova contraria quest’ultima è uguale per tutti. Dopo la presa in giro delle conciliazioni e dei ricorsi presentati in autotutela di cui ancora si attende risposta dopo 5 mesi un piccolo passo per dimostrare che in Italia vittime e carnefici non sono sinonimi se lo sarebbero aspettati in tanti ma evidentemente viviamo ancora nel mondo dei sogni!

Adesso si scopre che un docente di fase B non può fare ricorso contro un docente di fase C e perfino l’Anief, associazione paladina dei diritti del personale della scuola, non ha attivato nessun ricorso nella fattispecie perché a loro dire” non è possibile fare ricorso tra fasi perché non si possono citare i controinteressati di fasi diverse”! Non sono un esperto di diritto ma tutto ciò mi lascia sconcertato specie se è da un errore del ministero dell’istruzione che ha avuto origine questa enorme ingiustizia è come essere derubati e chiedere aiuto agli stessi ladri!

Il buonsenso vuole che adesso sia lo stesso MIUR a risolvere questa piaga sociale perché sbagliare è umano ma perseverare è diabolico!
Prof. Luigi Pistará
Docente matematica Catania

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