Mobilità, Serafini (Snals) all’attacco: “Serve soluzione per il vincolo quinquennale. Non ci aspettavamo un atto unilaterale del Ministero” [INTERVISTA]

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Intervista con Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals, in cui si affrontano i problemi dell’ordinanza ministeriale della mobilità e del vincolo quinquennale.

L’Ordinanza ministeriale pubblicata la serata del 29 marzo non ha entusiasmato le organizzazioni sindacali, “tenuti all’oscuro” della data di avvio delle procedure e della pubblicazione dell’ordinanza stessa.

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I problemi sollevati dai sindacati subito dopo l’annuncio di Viale Trastevere sono anche di natura pratica: troppo breve la finestra temporale per presentare la domanda che per il personale docente va dal 29 marzo al 13 aprile, mentre per il personale ATA le domande vanno dal 29 marzo al 15 aprile, lo stesso giorno in cui è previsto l’avvio delle domande per il personale educativo, che avrà tempo fino al 5 maggio.

Altro punto importante è il mantenimento (senza sorpresa) del vincolo quinquennale: alla fine non c’è stato alcun accordo politico.

Abbiamo parlato di questi temi con Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals.

Si sente delusa dal Ministero?

Sono molto delusa perché pensavamo che si riprendessero le relazioni sindacali interrotte in precedenza. Invece si va avanti da soli ed è uno sbaglio perché saremmo stati sicuramente propositivi se ci fosse stata partecipazione da parte di noi sindacati. Volevamo partecipare, dovevamo partecipare, specie in questo periodo di pandemia. Avremmo voluto un tavolo tecnico. Insieme sarebbe stato senza dubbio meglio. Invece le domande sono partite lo stesso giorno della pubblicazione. Delusione doppia.

Anche Azzolina aveva pubblicato l’ordinanza senza consultare i sindacati. Eppure sembrava che con la nuova amministrazione ci fosse feeling sin dall’inizio…

Lo pensavo anche io. Adesso la strada è in salita dal punto di vista delle relazioni sindacali. Ci aspettavamo senza dubbio un altro tono e un altro atteggiamento. E invece è arrivato un atto unilaterale del Ministero. Anche perché gli accordi con il Ministro prevedevano la convocazione di diversi tavoli tematici. Ad oggi non ne sappiamo nulla di questi incontri.

Il vincolo quinquennale resta: eppure sembrava si fosse aperto un dibattito politico per abolirlo

Non è certo una sorpresa, ormai negli ultimi giorni avevamo capito che non ci sarebbe stato nulla nel decreto sostegni. Adesso siamo fuori tempo massimo per abolire il vincolo quinquennale, che resta comunque uno degli obiettivi fondamentali per noi. Dobbiamo continuare a fare pressione e soprattutto a trovare una soluzione a questo enorme problema che attanaglia i docenti.

Lei pensa che che con l’assegnazione provvisoria si possa fare qualcosa?

Resta l’unica possibilità al momento, mi pare. Si deve trovare una soluzione con l’assegnazione provvisoria. La vedo comunque difficile ma bisogna necessariamente trovare un modo. Per noi il discorso non è chiuso. C’è la volontà di trovare una soluzione al problema da parte nostra. Adesso serve la volontà da parte della politica.

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