Mobilità quinquennale, svincolare i docenti del concorso abilitati 2018. Lettera

Inviato da Luca Gallo- Si spera vivamente che il nuovo ministro riveda il blocco quinquennale per la mobilita’, soprattutto per quanto riguarda i docenti assunti a partire dal 1 Settembre 2019 che provengono dal concorso 2018 per abilitati (transitorio).
Costoro hanno subito nel corso degli anni una serie infinita di ingiustizie come la mancata stabilizzazione dopo i 36 mesi di servizio, il mancato inserimento in GaE pur essendo abilitati tramite TFA-PAS, il mancato riconoscimento degli scatti stipendiali e della monetizzazione delle ferie non usufruite, il mancato riconoscimento del bonus premiale e della carta docente per la formazione, il DM 631 che ha obbligato tali docenti, soprattutto i primi in graduatoria a scegliere a livello regionale i posti residui del contingente dell’ a. s. precedente, pochi posti e in alcuni casi come in una vera e propria roulette russa, si era per forza di cose costretti a dover “scegliere” sedi distanti 200-300 km dalla propria residenza, soprattutto per quelle c.d.c. in cui si puo’ lavorare solo in poche scuole, ad es. gli itp indirizzo agrario, e ciliegina sulla torta il blocco quinquennale imposto in modo retroattivo con la legge di bilancio del 30 dicembre 2018 che non teneva assolutamente conto che tale blocco andava ad interessare dei docenti con molti anni di servizio alle spalle, abilitati e con una media anagrafica vicina ai cinquant’ anni.
Tali docenti chiedono soltanto di poter lavorare serenamente vicino alle proprie famiglie, tanti posti si libereranno quest’ anno per via dei pensionamenti, anche per via di quota 100, bisogna poter partecipare alla mobilita’, prima delle assunzioni previste con i nuovi concorsi, altrimenti tornare o avvicinarsi a casa diventera’ impossibile.
Per concludere, i docenti abilitati che hanno dato tanto alla scuola, meritano rispetto e meritano soprattutto le stesse possibilita’ dei colleghi assunti solo un anno fa, dallo stesso concorso per altro, per loro che hanno gia’ avuto la possibilita’ di chiedere l’ assegnazione provvisoria, quest’ anno avranno la possibilita’ di chiedere la mobilita’.
Infine vorrei ricordare che nel bando del concorso 2018 tale vincolo non era assolutamente contemplato, noi docenti abilitati la continuita’ didattica l’ abbiamo garantita nei tanti anni passati da precari, spesso nella stessa scuola, non siamo piu’ giovani, non possiamo piu’ passare la vita in solitudine, lontano da casa e con affitti da pagare a fondo perduto, vogliamo costruirci anche noi qualcosa di stabile, per lavorare e vivere serenamente e dignitosamente.