Mobilità. Procedura senza novità per i soprannumerari: non finiranno negli ambiti
Secondo l’accordo sulla mobilità, sottoscritto dai sindacati con la ministra Fedeli il 29 dicembre scorso, i sovrannumerari non finiranno negli ambiti.
Infatti l’accordo al punto lettera “e” cita: “i docenti titolari di sede in soprannumero (perdenti posto), individuati secondo le attuali tabelle per la valutazione, possono essere trattati, nella fase intraprovinciale, su scuola sia a domanda che d’ufficio”.
In buona sostanza non cambia nulla nel trattamento della sovrannumerarietà, tutto resta come è sempre stato.
I perdenti posto verranno dichiarati dal dirigente scolastico ed avranno quindi la possibilità di essere trasferiti su scuola o d’ufficio nel caso in cui le loro 15 preferenze non dovessero essere soddisfatte per mancanza di posti.
L’accordo chiarisce anche che si farà riferimento al consueto sistema di valutazione, che prevede che per i trasferimenti d’ufficio, valga il punteggio della graduatoria interna, valutato con preruolo e ruolo in maniera differente.
Tra le domande si potrà sempre scegliere tra quella condizionata, cioè richiedendo il rientro nella scuola in cui si era titolari, oppure non condizionandola e chiedendo un’altra scuola di titolarità. Permane quindi anche il rientro nella scuola di precedente titolarità entro gli 8 anni dalla domanda.
Non è presente nell’accordo alcun riferimento a quanti potranno perdere posto senza avere la titolarità di plesso: sono considerati tutti come titolari e quindi ci sarà un’unica graduatoria interna? Aspettiamo il contratto per avere ulteriori chiarimenti.