Mobilità personale educativo, domande dal 9 marzo: fino a nove province, passaggio di ruolo per un solo ruolo

Dal 9 al 29 marzo il personale educativo può presentare domanda di mobilità 2023/24. Il termine ultimo di comunicazione al Sidi delle domande di
mobilità e dei posti disponibili è il 3 maggio 2023 e la pubblicazione dei movimenti è fissata al 29 maggio 2023: le date sono contenute nell’ordinanza ministeriale n. 36 dell’1 marzo.
Il personale educativo – si legge nell’OM – è tenuto a redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio, in conformità alle indicazioni e ai modelli contenuti nelle apposite sezioni del portale delle Istanze on line del sito del MIM nella sezione Mobilità.
Questi i modelli:
Inoltre, il personale educativo che chiede il passaggio dal ruolo ordinario al ruolo speciale deve dichiarare, a pena di esclusione, il possesso della prescritta specializzazione.
Domande su Istanze online
La domanda, sia di trasferimento che di passaggio, va compilata e inoltrata su Istanze on line.
Per accedere è necessario essere in possesso di una identità SPID/CIE.
Il servizio Istanze on line richiede il possesso di un’abilitazione per accedere al servizio: per ottenerla l’utente deve seguire le indicazioni presenti nella sezione “Istruzioni per l’accesso al servizio”.
Indicazioni
Le domande di passaggio di ruolo possono essere presentate per un solo ruolo.
Il personale educativo aspirante al movimento ha la possibilità di chiedere tutti gli istituti ubicati nella provincia.
L’assegnazione, pertanto, può essere disposta indifferentemente per uno qualsiasi degli istituti compresi nella provincia. L’assegnazione avviene secondo l’ordine risultante dagli elenchi ufficiali degli istituti.
Le preferenze espresse devono essere elencate nell’ordine prescelto dal personale educativo indicando istituto, comune, provincia.
E’ necessario precisare, nell’apposito spazio del modulo-domanda di passaggio al ruolo speciale, ovvero al ruolo ordinario, a quale movimento (trasferimento o passaggio) intenda dare la precedenza.
Per il movimento interprovinciale possono essere espresse fino a nove province diverse.