Mobilità: l’intesa per i trasferimenti su scuola vale solo per il 2017/18. Fedeli pronta a portare avanti la 107
L’intesa per la mobilità sottoscritta da Miur e sindacati il 29 dicembre, che permetterà di richiedere il trasferimento anche su scuola, sarà valida esclusivamente per l’a.s. 2017/18.
Lo si legge proprio ad apertura dell’intesa “Il contratto di mobilità ha validità esclusivamente per l’a.s. 2017/18”
Lo sottolineamo perchè nei commenti all’intesa e ai vari articoli di approfondimento prodotti dalla redazione, leggiamo spesso “ok, vediamo come va quest’anno, io magari tento il prossimo anno”. Le regole di cui stiamo parlando in questi giorni – e che dovranno essere messe nero su bianco su un apposito contratto, per scrivere il quale Miur e sindacati si incontreranno a partire da giorno 10 gennaio – sono applicabili ai trasferimenti disposti per l’a.s. 2017/18.
Come indicato nell’intesa stessa, questa nuova deroga alla legge 107/2015 è stata decisa come conseguenza e per effetto dei nuovi posti disponibili che si verranno a creare con la trasformazione dell’organico di fatto in diritto (non sappiamo ancora quanti posti e quale sarà la distribuzione geografica). Dunque, una nuova mobilità straordinaria per una nuova circostanza straordinaria.
Cosa accadrà dall’anno successivo? Impossibile dirlo oggi, dal momento che non sappiamo quale Ministro sarà in carica, quale Governo, quali obiettivi saranno portati avanti.
Nell’atto di indirizzo il Ministro Fedeli si è detta sicura di voler portare avanti l’impianto della legge 107/2015 e infatti il primo punto è “Proseguire nel processo di implementazione e completa attuazione della legge n. 107 del 2015”
Come ciò si concretizzerà per la mobilità del personale docente non sappiamo. Certo è che il comma 73 afferma
“Dall’anno scolastico 2016/2017 la mobilita’ territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali” Per poter ottenere un’altra deroga occorrerrà una nuova occasione straordinaria.
Tanto è dovuto per comprendere che l’intesa non ha messo un punto fermo nell’interpretazione della legge 107/2015, ma è valida esclusivamente per l’a.s. 2017/18.