Mobilità. L’algoritmo ha funzionato? Sì, pochi gli errori, ma i posti liberi sono al nord

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Videoforum di Repubblica.it. Il Ministro Giannini risponde alle domande sulla mobilità.

Il giornalita Corrado Zunino mette al corrente, se ce ne fosse bisogno, che tanti docenti – esasperati dai risultati della mobilità – esprimono il pensiero secondo cui preferirebbero ancora essere precari ma almeno nella propria terra anzichè in ruolo a migliaia di kilometri di distanza dalle proprie famiglie.

E’ l’argomento di questa estate, i trasferimenti dei docenti di ruolo, accompagnato dalle polemiche sul malfunzionamento dell’algoritmo che ha “comandato” la mobilità con numeri imponenti. I sindacati avevano richiesto, già all’indomani degli esiti per la scuola primaria, di rifare le operazioni.

Il Ministero invece ha fatto appello a quanto sottoscritto nel contratto firmato con i sindacati e ha operato con le conciliazioni, offrendo ai docenti una cattedra quanto più possibile migliorativa rispetto alla prima destinazione.

I numeri, assicura il Ministro, sono molto bassi. Solo per 2.500, i casi segnalati sono stati il 2.5%?

Può essere considerato un dato anomalo? Secondo il Ministro no.

La macchina ha fatto quello che doveva fare, il problema è che i posti sono al nord e le graduatorie più piene invece erano al sud. Semplice.

Giorno 15 settembre comunque il Ministero dovrà consegnare al sindacato Gilda il famoso algoritmo finora tenuto segreto.

Mobilità: il 15 settembre conosceremo finalmente l’algoritmo. Gilda ottiene accesso agli atti

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