Mobilità interregionale per dirigenti scolastici, Giannelli (Anp): trovare soluzione definitiva
“Va trovata subito la soluzione”, afferma il Presidente ANP, Antonello Giannelli. “In più sedi e in più documenti l’ANP ha sollevato la questione della mobilità interregionale per i vincitori del concorso a dirigente scolastico bandito nel 2017 e per quelli del concorso, più lontano nel tempo, bandito nel 2011. Con l’avvicinarsi delle operazioni di mobilità e in vista del prossimo concorso, riteniamo non si possa attendere oltre e che debba essere trovata tempestivamente una soluzione definitiva”.
Continua Giannelli: “Tanti colleghi, come ben sappiamo, hanno affrontato attività caratterizzate da “gravosità e complessità”, come riportato nell’articolo 1, comma 339 della legge di bilancio per il 2022. Lo hanno fatto con costante impegno ed esemplare senso di responsabilità nel vortice della pandemia, lontani da casa e dagli affetti e, in alcuni casi, persino senza percepire la retribuzione dovuta. Stanti le attuali clausole contrattuali, la prospettiva di un rientro nelle regioni di provenienza risulta, oggettivamente, poco realizzabile se non per un numero limitato di loro, al netto di singoli provvedimenti di ottemperanza alle sentenze”.
Chiarisce il Presidente ANP: “Per queste motivazioni, l’unica via realisticamente percorribile è quella legislativa che incrementi dal 30% al 100% il tetto massimo del numero di sedi scolastiche disponibili per la mobilità interregionale. I colleghi che prestano servizio fuori regione potrebbero così partecipare alle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2022/23. L’ordinario iter contrattuale, infatti, richiede tempi non compatibili con dette operazioni come avevamo previsto con largo anticipo”.
Prosegue Giannelli: “Chiediamo garanzie circa l’utilizzabilità delle sedi normodimensionate dalla legge di bilancio 2022 sia per la mobilità interregionale che per l’immissione dei dirigenti vincitori di concorso a partire dal 1° settembre 2022” e conclude “L’ANP presenterà queste proposte all’Amministrazione e le sosterrà con forza, curando ogni interlocuzione utile perché ai colleghi fuori regione sia data ampia possibilità di rientro. Il loro ben-essere, del resto, non potrà che essere il valore aggiunto del loro “ben dirigere”.