Mobilità docenti in Veneto, aumentano le richieste di trasferimento e passaggio di ruolo, ma l’USR precisa: “Non ci sono fughe. Denatalità e concorsi lasciano pochi spazi”

Un significativo aumento delle domande di trasferimento, passaggio di ruolo e di cattedra è stato registrato tra i docenti in servizio in Veneto rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale, le richieste sono cresciute di 1.463 unità, un incremento attribuibile alle nuove deroghe introdotte dal contratto nazionale. Le modifiche ampliano le possibilità di mobilità per i docenti, includendo ora i genitori con figli fino a 16 anni e coloro che assistono genitori over 65. Tuttavia, per accedere a tali deroghe, è necessario che il familiare risieda nel comune richiesto da almeno tre mesi e che la prima preferenza nella domanda sia proprio quel comune. Rimane invariato, invece, il vincolo quinquennale per i docenti di sostegno.
Nonostante l’ampliamento delle categorie di docenti che possono presentare domanda, la disponibilità di posti rimane limitata. Il direttore generale dell’USR Veneto, Marco Bussetti, ha sottolineato che l’aumento delle immissioni in ruolo nella regione e il calo demografico, con 9.000 alunni in meno, stanno riducendo le opportunità di trasferimento. “Non ci sono fughe né migliaia di trasferimenti: semplicemente, chi ne ha diritto e trova disponibilità di posti potrà veder soddisfatta la propria richiesta”, ha dichiarato Bussetti. Inoltre, il calo degli studenti comporterà una diminuzione dei posti disponibili su cattedra comune, rendendo ancora più complessa la gestione della mobilità.
Direzioni imprevedibili e mobilità passiva
Come segnala l’USR, in una nota, le direzioni dei trasferimenti restano difficili da prevedere, poiché ogni domanda può includere diverse opzioni di scelta. A complicare ulteriormente il quadro, vi è anche la mobilità passiva, ovvero le richieste di trasferimento verso il Veneto da parte di docenti provenienti da altre regioni. Nonostante le difficoltà, l’USR ribadisce che il personale coinvolto è sempre reclutato tramite concorso, garantendo così la qualità del corpo docente.