Mobilità 2023, Anief: assunti GPS 2021 possono presentare domanda, novità per i permessi 104 nelle graduatorie interne di istituto. Tante ancora le criticità
Si è appena concluso il confronto tra i sindacati e Ministero dell’Istruzione e del Merito sull’Ordinanza Ministeriale sulla Mobilità 2023.
All’incontro la delegazione Anief – composta da Chiara Cozzetto, Cristina Dal Pino, Alessandro Manfridi e Vittorio Forgione – ha esternato tutto il suo rammarico per una procedura così affrettata che non consente un’attenta riflessione su tante problematiche relative alla mobilità del personale della scuola.
All’atto unilaterale dell’Amministrazione, comunque, il sindacato ha proposto modifiche utili almeno alla risoluzione di alcune delle tante criticità delle procedure così come elaborate dal Ministero: più tempo per la presentazione delle domande, la possibilità di consentire il passaggio di ruolo su posto di sostegno anche ai docenti di ruolo in altro grado in possesso solo della specializzazione sostegno, chiarimenti riguardo al vincolo di presentazione della domanda di trasferimento per i DSGA assunti nel 2020/21 ed eliminazione anche di questo vincolo sui trasferimenti, possibilità per il personale ATA di chiedere anche più province nella domanda di trasferimento e poi chiarimenti sulla mobilità del personale ex LSU transitato nello Stato.
L’Amministrazione ha, tuttavia, affermato che le modifiche potranno riguardare solo il contratto e non l’ordinanza, la cui versione definitiva sarà pubblicata a breve.
Riguardo al vincolo triennale applicato dalla normativa sopraggiunta, al momento la soluzione Ministeriale in attesa delle interlocuzioni tra il Governo e la Commissione sulle modalità attuative del PNRR in materia di mobilità e reclutamento del personale scolastico e dell’adozione di un chiarimento legislativo dell’art. 13, comma 5, del D.lgs n. 59/2017 è quella di consentire ai docenti neoassunti di presentare domanda di mobilità, ma la convalida delle loro istanze è stata subordinata all’entrata in vigore dell’intervento legislativo di chiarimento atteso nelle prossime settimane. Ancora incerta, dunque, la sorte di migliaia di docenti assunti in ruolo lontani dalle loro famiglie.
È intervenuto, invece, il chiarimento già richiesto nei precedenti incontri dal sindacato Anief con la specifica che i docenti nominati a tempo determinato nell’anno scolastico 2021/2022 in base alla procedura di cui all’articolo 59, comma 4, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 e assunti a tempo indeterminato con decorrenza giuridica dal medesimo anno scolastico, non sono assoggettati a nessun vincolo triennale e, quindi, potranno tranquillamente presentare domanda di mobilità sin da subito.
Modifiche, anche, alle modalità di fruizione delle precedenze per i figli che assistono il genitore disabile grave: in ossequio alla nuova formulazione dell’art. 33 della Legge 104/92 tutti i figli che si avvalgono dei permessi per assistenza potranno beneficiare anche della precedenza e dell’esclusione dalle Graduatorie Interne d’Istituto. Inoltre, i 6 punti spettanti per il ricongiungimento saranno riconosciuti anche al convivente di fatto del disabile in condizioni di gravità.
A latere dell’incontro, l’Anief ha ribadito la sua posizione sulla necessità di eliminare qualsiasi vincolo per i docenti neoassunti, anche futuri, sull’urgenza ormai improcrastinabile di trovare una soluzione alla problematica dei docenti assunti ex art. 59, commi 4 e 9bis cui sarebbe necessario almeno riconoscere il diritto alla presentazione della domanda di assegnazione provvisoria e la modifica/integrazione di altri punti delle procedure di Mobilità ritenuti obsoleti come, a mero titolo esemplificativo, la revisione integrale delle Tabelle di valutazione titoli sia per il personale docente ed educativo sia per il personale ATA e il riconoscimento di specifica precedenza per le donne vittime di violenza.
“Anche per la mobilità 2023, purtroppo, restano ancora irrisolte troppe problematiche – commenta Marcello Pacifico, Presidente Nazionale Anief – questa è un’altra occasione persa per fare giustizia, ma auspichiamo che con la riapertura delle trattative per il 2024 il nostro sindacato possa finalmente rendere concrete le proprie idee di riforma anche delle procedure di mobilità nel rispetto della professionalità di tutti i lavoratori della scuola”.