Mobilità docenti 2024, Anief chiederà deroga per figli fino a 18 anni e diritto al trasferimento per chi assiste persona disabile

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E’ iniziata al Ministero la trattativa per un nuovo CCNI sulla mobilità. Gli incontri si terranno con cadenza settimanale, con l’obiettivo di chiudere il testo entro Natale e avviare poi le domande, Il testo necessita di numerose revisioni alla luce di nuove normative. Ne abbiamo parlato con Chiara Cozzetto, Anief.

Iniziamo subito a parlare di quello che è accaduto. Usiamo un termine calcistico: l’arbitro ha fischiato l’inizio. Da una parte c’è il Ministero e dall’altra parte ci siete voi sindacati. Cosa sta facendo il Ministero? Immagino che l’obiettivo sia chiudere quanto prima. Avete raggiunto questa conclusione?

Sì, per l’amministrazione, l’intenzione è chiara. C’è una forte volontà di aggiornare il contratto, considerando anche modifiche sostanziali. È necessario intervenire sulla contrattazione integrativa per la mobilità, tenendo conto della nuova normativa, come la modifica della legge 104 che ha eliminato il referente unico. Abbiamo stabilito una tempistica e ci siamo fatti un quadro delle necessità. L’obiettivo è concludere il tutto per tempo, garantendo anche la possibilità di aggiornare il sistema informatizzato che gestirà le domande, in modo che sia adeguato alle novità del contratto.

L’intenzione è di lavorare in modo serrato con incontri settimanali, o persino bisettimanali, per lavorare con celerità, ma anche in modo approfondito sulle modifiche al contratto. Sappiamo che il contratto sulla mobilità è complesso e ogni modifica deve armonizzarsi con il resto del testo contrattuale. L’amministrazione ha mostrato apertura e disponibilità a modifiche sostanziali, e noi sindacati siamo pronti a collaborare, con le nostre richieste che sono ormai note da tempo.

Parliamo della questione dei vincoli, che è sicuramente un tema importante per tutti. Ci sono vincoli triennali. Puoi specificare quali sono?

Il vincolo triennale per i neoimmessi in ruolo sulla sede di titolarità esiste per legge. Noi non ci aspettiamo che l’amministrazione faccia l’impossibile, ma spingiamo per deroghe che consentano ai lavoratori di avvicinarsi alla famiglia. La tutela della famiglia è un diritto sancito dalla Costituzione e crediamo che un lavoratore sereno sia anche più produttivo. Lavoreremo per superare questi vincoli, laddove possibile, rispettando la legge, ma cercando deroghe in situazioni particolari, come la genitorialità o l’assistenza a persone con disabilità.

Quali situazioni particolari intendi?

Ad esempio, per i genitori di figli sotto i 12 anni, abbiamo ottenuto deroghe in questi ultimi due anni. L’intenzione è di estendere questa deroga ai genitori di figli fino alla maggiore età, poiché non comprendiamo perché un ragazzo di 14 anni debba essere lasciato solo. Inoltre, per quanto riguarda i benefici della legge 104, ci sono delle limitazioni che non rispettiamo. La legge 104 garantisce il diritto alla mobilità per chi assiste una persona disabile, e questo diritto dovrebbe essere applicato in modo più esteso, senza vincoli temporali o geografici.

Queste invece le notizie emerse nel corso del secondo incontro

Mobilità 2025, al Ministero focus su legge 104. Possibile novità: precedenza nella terza fase ai figli che assistono il genitore disabile

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