Mobilità da sostegno a posto comune nello stesso grado: è un trasferimento non un passaggio

Nella stessa domanda di trasferimento si possono chiedere sia sostegno che posto comune. L’ordine di priorità lo stabilisce il docente
Una lettrice ci scrive:
“Sono un’insegnante di scuola dell’infanzia su sostegno (immessa in ruolo nell’anno 2014/2015). Vorrei chiedere un trasferimento (da un IC ad un altro IC nella stessa provincia ma in comuni diversi) e vorrei nello stesso tempo passare da sostegno a posto comune. So che sulla comune nel nuovo istituto ci sono 2 posti.
Cosa avrà la precedenza (trasferimento o passaggio)?
Si ottengono entrambi o potrei ottenere anche solo il trasferimento o solo il passaggio su comune?
Se ottenessi solo il trasferimento potrei prendere un posto di sostegno nel nuovo IC ?”
Il docente titolare sul sostegno che ha superato il vincolo di permanenza quinquennale sul sostegno può partecipare alla mobilità per posto comune e, se interessato, può chiedere nella stessa domanda ambedue le tipologie di posto, sia sostegno che posto comune
Movimento da sostegno a posto comune: è trasferimento o passaggio?
Nel caso indicato sopra si tratta della domanda di trasferimento che può riguardare una diversa tipologia di posto nello stesso grado di titolarità.
Erroneamente molti docenti, come la nostra lettrice, ritengono che il movimento da sostegno a posto comune e viceversa, anche se interessa lo stesso grado di istruzione di titolarità, sia un passaggio, mentre in realtà non lo è, in quanto il movimento rientra nella mobilità territoriale e non professionale.
Sarebbe corretto parlare di passaggio se la richiesta riguardasse un altro grado di istruzione (passaggio di ruolo) o un’altra classe di concorso dello stesso grado di titolarità (passaggio di cattedra)
Sostegno o posto comune: quale richiesta ha precedenza
Il docente che nella domanda di trasferimento chiede sia posto comune che sostegno può indicare, in specifiche caselle del modulo domanda, l’ordine di priorità tra le due richieste.
La precedenza con la quale sarà valutata la domanda in relazione alle due tipologie di posta viene, quindi, stabilita dallo stesso docente
La valutazione della domanda sarà differente in relazione alla tipologia di preferenza espressa, che può essere analitica (singola scuola) o sintetica (comune, distretto o provincia)
In caso di preferenza analitica sono progressivamente esaminate le varie tipologie di posto esistenti nella scuola secondo l’ordine espresso dal docente.
In caso di preferenza sintetica viene esaminata la prima tipologia di posto prescelta dal docente nelle citate caselle, per le scuole comprese nella singola preferenza sintetica espressa. Successivamente, con le stesse modalità, viene esaminata l’altra tipologia di posto richiesto
Conclusioni
La nostra lettrice potrà, quindi, stabilire nella domanda l’ordine di preferenza tra sostegno e posto comune e se sarà soddisfatta in una delle due richieste sarà titolare nella tipologia di posto in cui risulterà aver ottenuto il trasferimento, come risultante dai tabulati pubblicati dall’USP
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