Mobilità CPIA: si può essere assegnati ad un sede diversa da quella indicata nella domanda?
CPIA, assegnazione docenti ai plessi e alle classi: come procedere. La mobilità si ottiene nella sede di organico. E poi?
Quesiti
Riportiamo di seguito due quesiti relativi all’assegnazione dei docenti alle sedi di erogazione del servizio nei CPIA.
D1. Sono un insegnante di ruolo nelle scuole secondarie e per l’anno prossimo mi piacerebbe trasferirmi nei CPIA, però non vorrei allontanarmi molto da casa. Ho visto che dall’anno scorso sono state accorpate molte sedi lontane fra loro, e ho visto anche che il codice meccanografico è lo stesso per tutte le sedi accorpate in un istituto, anche se distanti. Non mi è chiaro se, nella domanda di trasferimento, è possibile scegliere una sede specifica, o quella o niente, oppure invece possono mandarmi a 100 km da casa. Vi sarei grato se poteste sciogliermi questo dubbio, e vi saluto cordialmente.
R2. Sebbene istituiti prima della legge 107/2015 che ha introdotto l’organico dell’autonomia, ai sensi del DPR n. 263/2012 (che li regolamenta), i CPIA sono dotati anch’essi di un proprio organico (dell’autonomia), tuttavia per ottenere il trasferimento presso gli stessi è necessario indicare i codici delle singole sedi di organico corrispondenti agli ex CTP, quindi con preferenza puntuale (OM 36/2023); nel caso in cui si esprimano preferenze sintetiche, invece, è necessario indicare la preferenza per i predetti centri provinciali per l’istruzione degli adulti. Tale indicazione sarà valida per tutte le preferenze sintetiche espresse, laddove sono presenti le suddette sedi di organico. A ciò aggiungiamo che l’indicazione di preferenza di comune o distretto o provincia non include le sedi di organico eventualmente situate in altre province.
Dunque, il trasferimento presso il CPIA si ottiene su una singola sede di organico, facente parte dello stesso. Detto ciò, l’assegnazione ai punti di erogazione del servizio scolastico del CPIA ottenuto spetta poi al dirigente scolastico, come leggiamo anche in alcune delibere pubblicate in rete. In proposito vedi quella del CPIA di Monza-Brianza, ove si legge che l’assegnazione avviene in primis sulla base del codice meccanografico di titolarità (quindi nella singola sede di organico in cui si è stati trasferiti), tuttavia sono previste diverse eccezioni:
– Titolarità sul codice meccanografico
- Eccezione: organico potenziato della primaria, attribuito dall’ufficio scolastico provinciale sulla sede di Monza per motivi tecnici: un posto Pag. 73 per ogni sede (CTP), poi assegnazione per continuità didattica, poi per anzianità di servizio a parità di condizioni;
- Eccezione: docenti A023, attribuiti dall’ufficio scolastico provinciale sulla sede di Monza per motivi tecnici: un posto per ogni sede (CTP), poi assegnazione per continuità didattica, poi per anzianità di servizio a parità di condizioni;
- Eccezione: nuova sede di Carate Brianza (organico di diritto costituito da un solo docente di A023), sono assegnati docenti su spezzoni orari, oltre al docente A023 titolare, al fine di avviare concretamente il servizio, in primis a domanda, con eventuale colloquio motivazionale col dirigente, poi per viciniorità;
- Eccezione: sede carceraria, i docenti possono essere assegnati a domanda in tutto o in parte presso la sezione carceraria, e, inversamente, i docenti della sezione carceraria possono essere assegnati in tutto o in parte ad altra sede, anche al fine di risolvere particolari situazioni di criticità, ferma restando la garanzia del servizio previsto dall’organico della sezione carceraria;
– Assegnazione a domanda su codice meccanografico differente, in presenza di disponibilità oraria, ovvero, per la sede di Carate Brianza, ai fini dell’avviamento concreto del servizio;
– Sedi Associate: continuità didattica e, con egual peso, rotazione degli incarichi, anche al fine di risolvere particolari situazioni di criticità.
Altri CPIA (v. CPIA Pisa), invece, indicano la titolarità sul codice meccanografico come secondo criterio e come primo criterio le esigenze derivanti dal soddisfacimento dei fabbisogni dell’utenza, con particolare riferimento all’attivazione di percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana a livello Base A1 e A2 e all’attivazione di percorsi di 1^ livello, 1^ e 2^ periodo didattico, per il conseguimento, rispettivamente del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione di assolvimento dell’obbligo di istruzione. .
Quanto ai posti di potenziamento, gli stessi sono al servizio dell’intero CPIA, come si desume anche dall’annuale nota sugli organici a.s. 2023/24, ove si legge al riguardo:
Come richiamato in precedenti note, va garantita l’istituzione, nell’organico di potenziamento dei C.P.I.A., di almeno due posti di italiano per alloglotti, classe di concorso A-23.
In conclusione il rischio paventato dalla lettrice si può concretizzare: trasferimento in una sede di organico e poi assegnazione in un diverso punto di erogazione del servizio (fermo restando che il primo criterio per l’assegnazione ai predetti punti, è la titolarità sul codice meccanografico).
D2. Ieri la mia dirigente, in sede di collegio, ha detto che mi sposta su un’altra sede, legato ad un altro codice meccanografico, perché io sono organico potenziato e lei mi può mandare dove vuole. È così? Chi è organico potenziato? Io avevo capito che c’erano dei posti di potenziamento o che c’era l’organico dell’autonomia. Io sono una a023. La mia classe di concorso corrisponde all’organico potenziato?
R2. Come sopra accennato, i posti di potenziamento sono al servizio dell’intero CPIA, come si desume dall’annuale nota sugli organici a.s. 2023/24, la cui relativa parte è stata riportata alla fine del precedente quesito. Questo perché il Ministero li ha già codificati in SIDI su unico codice per l’intero CPIA. Ciò vuol dire che il dirigente può destinare il docente, assegnato su posto di potenziamento, a qualsiasi sede del CPIA, fermo restando il rispetto delle prerogative collegiali. Dunque, la dirigente può sicuramente assegnare la lettrice ad una delle sedi del CPIA, non sicuramente secondo i suoi desiderata (vedi di seguito la procedura) ma piuttosto al fine di di soddisfare i fabbisogni dell’utenza nonché conseguire gli obiettivi stabiliti nel PTOF.
Per completezza di informazione ricordiamo come avviene l’assegnazione dei docenti alle sedi e alle classi, procedura da seguire anche nei CPIA.
Assegnazione docenti ai plessi
L’assegnazione dei docenti alle classi e ai plessi, come detto, è di competenza del dirigente scolastico, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali:
- il Consiglio di Circolo o d’Istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti (art. 10/4 del D.lgs. 297/94);
- Il Collegio docenti, convocato dal Dirigente scolastico, formula le proposte per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti (art. 7-lettera b. del D.lgs. 297/94);
- il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri generali definiti dal consiglio d’istituto e delle successive proposte fatte dal collegio dei docenti, procede all’assegnazione dei docenti ai plessi e alle classe/sezioni.
Nel caso di assegnazione in sedi ubicate in comuni diversi da quello della sede principale (ossia la sede di organico), il dirigente scolastico deve rispettare anche la disposizione di cui all’articolo 3/5 del CCNI 2022/25 sulla mobilità. Approfondisci
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