Mobilità Ata, Anief: “poche possibilità per il ricongiungimento con la famiglia, bisogna intervenire con una riforma su pensioni e organici”
Marcello Pacifico (Anief): “Siamo fortemente contrariati della non curanza e della totale assenza di considerazione nei confronti del ruolo fondamentale che il personale ATA svolge all’interno delle scuole, anche per questo abbiamo scioperato il 6 ed il 30 maggio, ma la nostra battaglia non di fermerà certo adesso. Abbiamo in corso un rinnovo contrattuale dove faremo valere le ragioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori che garantiscono la tenuta del sistema scolastico”.
Le norme che regolano l’accesso alla pensione vanno cambiate, e di molto. Su questo tema, ANIEF afferma che “da quota 96 in vigore fino a qualche anno fa si sta andando verso quota 120 e forse più. È inammissibile, ancora oggi in Germania si ha diritto all’assegno di quiescenza con soli 27 anni di contributi e senza riduzioni”.
Nella maggior parte dei Paesi europei i requisiti richiesti sono decisamente più bassi: in Francia, ad esempio, l’età minima di pensionamento pur essendo stata innalzata è comunque stata fissata a 62 anni, mentre ci sono altri Paesi – come Polonia e Cipro – dove l’età minima per lasciare il lavoro in cambio di una pensione piena al completamento del numero di anni di servizio svolti, senza decurtazione, è fissata a 55 anni. In molti altri paesi, come Belgio, Danimarca, Irlanda, Grecia, Spagna e Lussemburgo, allo stesso modo, è possibile ottenere una pensione piena al completamento del numero di anni di servizio richiesti.
Sul fronte degli organici abbiamo assistito alla riduzione di 15 posti a seguito della previsione di collocamento a riposo, a decorrere dal 1° settembre 2022, di un pari numero di assistenti amministrativi facenti parte della dotazione organica aggiuntiva di 110 posti ed al decremento di 31 posti registrato nel profilo di Dsga.