Mobilità, altra riunione interlocutoria: sui vincoli si attende il Parlamento. Le ultime notizie
Nuova riunione riguardo la revisione del Contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità per il 2022-25. La trattativa è stata aggiornata alla prossima settimana.
Come già scritto, i sindacati hanno trovato un accordo in merito all’acquisizione della modifica imposta dal D.Lgs 105/22 circa il superamento del referente unico nell’assistenza al disabile grave.
Permane lo stallo sui vincoli triennali
Continua, invece, lo stallo riguardo la questione dei vincoli triennali di permanenza per i docenti neoassunti a.s.2022/23 su cui le posizioni risultano sempre opposte tra i sindacati, uniti nella tesi di rinviarne la decorrenza alle nuove forme di reclutamento del DL 36/2022, e il ministero propenso a prevederne l’effettiva vigenza agli immessi in ruolo dell’anno scolastico in corso. Si attende, inoltre, ciò che accadrà in sede di conversione del disegno di legge della Manovra 2023.
Anief: “Il legislatore intervenga al più presto”
L’Anief, presente al tavolo della trattativa dopo la firma del CCNL economico con la sua delegazione, ha rappresentato tutte le sue perplessità rispetto a una previsione contrattuale che nega ab origine a due figli che si occupano del genitore disabile di poter usufruire entrambi della precedenza.
“La modifica dell’art. 33 della Legge 104/92 – spiega Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief presente al tavolo – elimina l’istituto del referente unico, dunque tutti i figli che usufruiscono alternativamente dei 3gg di permesso per assistere il genitore disabile grave per legge possono beneficiare anche della precedenza nei trasferimenti. Voler concedere tale beneficio solo a uno – e prima di aver ottenuto il movimento – di fatto ripristina il principio del referente unico e non garantisce che almeno uno dei figli ottenga effettivamente il trasferimento. Il problema, infatti, è che prima di effettuare i movimenti il sistema attribuirà solo a uno dei figli la precedenza, ma non è detto che questi la ottenga. Appare opportuno ricordare, infatti, che la precedenza nei trasferimenti per il lavoratore che assiste persona disabile grave è un istituto che garantisce il diritto del disabile all’assistenza e come sindacato non possiamo concordare con una previsione che rende vana la modifica normativa e comprime i diritti dei disabili”.
Le trattative proseguiranno nella prossima settimana in attesa che si dirima la questione dei vincoli per la mobilità “Ovviamente il nostro sindacato – conclude Marcello Pacifico, Presidente Nazionale Anief – che da anni si batte per l’eliminazione di qualsiasi vicolo nei trasferimenti provinciali e interprovinciali, auspica che l’intervento del legislatore sia finalmente dirimente sul punto ed elimini tutti i vincoli previsti permettendo a tutti i lavoratori di poter contemperare il proprio diritto al lavoro con il diritto all’unità familiare”.