Mobilità docenti 2023, ordinanza in arrivo, ma i vincolati protestano: “La nostra esistenza è al limite” [VIDEO]

Ci siamo. L’ordinanza sulla mobilità 2023-24 è in arrivo. La bozza di documento, secondo quanto raccolto da Orizzonte Scuola, è stata inviata dai tecnici ministeriali alle forze sindacali.
Secondo quanto appreso, entro la prossima settimana ci sarà il via alle operazioni che dovrebbero terminare entro i primi dieci giorni di marzo (per quanto riguarda i docenti).
Sul vincolo triennale per la mobilità, al momento, nulla di fatto. Bisognerà capire cosa deciderà l’Unione Europea in merito a quanto avanzato dall’Italia. Il vincolo di permanenza nella sede di titolarità per almeno tre anni è un impegno già assunto dal precedente esecutivo con la Commissione UE e serve a garantire la continuità didattica per prevenire la dispersione scolastica.
Al momento non è esclusa la possibilità di una sorta di interpretazione autentica della norma che potrebbe prevedere il vincolo solo per i docenti assunti con le modalità di formazione e selezione riconosciute per il target Pnrr. In attesa dei segnali dalla Commissione UE, il ministero dell’Istruzione deve procedere rapidamente con le procedure di mobilità per garantire un avvio ordinato del prossimo anno scolastico.
I docenti vincolati protestano: “La nostra esistenza è al limite”
In un video messaggio alla nostra redazione, la docente Elisabetta Anfuso, racconta la propria situazione: “Attualmente lavoro a Milano, insegno da sei anni, ho partecipato alla procedura di stabilizzazione, ex articolo 59 da GPS. Vorrei chiedere al Ministero e ai sindacati perché non posso presentare, ad oggi, domanda di mobilità. Viviamo in condizioni economiche molto precarie, al limite. L’anno scorso ci è stata negata la possibilità di fare domanda di mobilità perché con contratto fino al 31 agosto. Con il DL 36/2022 i vincoli erano stati tolti, ora mi chiedo perché non posso ancora effettuare la domanda e ricongiungermi con i miei cari”.
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