Mobilità 2023-24, ordinanza in arrivo: rimane uno spiraglio sui vincoli, ma si attende la decisione dell’Europa
Non c’è spazio per la mobilità nel decreto PNRR. Come abbiamo scritto nelle scorse ore, il governo decide di non forzare la mano e di aspettare cosa deciderà la Commissione Europea.
Non solo: il tentativo di Fratelli d’Italia e Lega di annullare il vincolo triennale sulla mobilità dei docenti tramite emendamenti (uno presentato da Roberto Marti, l’altro da Carmela Bucalo) al decreto Milleproroghe è fallito.
Pertanto, al momento non cambia nulla e presto verrà emanata l’ordinanza che consentirà gli spostamenti a chi è fuori dal vincolo di permanenza triennale sulla sede. Tuttavia, in attesa della decisione della Commissione UE, si sta valutando se sarà possibile riaprire i termini in un secondo momento.
Il vincolo di permanenza nella sede di titolarità per almeno tre anni è un impegno già assunto dal precedente esecutivo con la Commissione UE e serve a garantire la continuità didattica per prevenire la dispersione scolastica.
Al momento, come segnala Italia Oggi, non è esclusa la possibilità di una sorta di interpretazione autentica della norma che potrebbe prevedere il vincolo solo per i docenti assunti con le modalità di formazione e selezione riconosciute per il target Pnrr.
In attesa dei segnali dalla Commissione UE, il ministero dell’Istruzione deve procedere rapidamente con le procedure di mobilità per garantire un avvio ordinato del prossimo anno scolastico.
L’ordinanza sarebbe pronta e sarà illustrata venerdì prossimo nell’attesa riunione tra i rappresentanti del Ministero e i sindacati.
DECRETO PNRR [BOZZA PDF]
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