Mobilità 2022, si potrà presentare una sola domanda ed esprimere fino a 15 preferenze

Il Ministero ha inviato ai sindacati l’ipotesi di contratto della mobilità docenti, Ata e personale educativo per il triennio 2022/2025. Al momento solo il sindacato CISL Scuola ha firmato mentre Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti si sono rifiutati pur lasciando aperta la porta per riprendere la trattativa se le questioni poste saranno considerate.
Ci sono diverse novità, di cui abbiamo già parlato. Ma abbiamo anche molti tratti di continuità con il precedente CCNI.
Ad esempio, ciascun docente potrà esprimere con un’unica domanda fino a quindici preferenze indicando le scuole, ovvero un codice sintetico (comune o distretto) sia per la mobilità intraprovinciale che per quella interprovinciale; in tale ultimo caso, riporta il testo dell’ipotesi di contratto, sarà possibile esprimere anche codici sintetici di una o più province.
Il testo ricorda anche che le operazioni di mobilità territoriale e professionale si collocano in tre distinte fasi:
prima fase: Trasferimenti all’interno del comune;
seconda fase: Trasferimenti tra comuni della stessa provincia;
terza fase: mobilità territoriale interprovinciale e mobilità professionale.
L’ipotesi di contratto specifica che la mobilità professionale prevale su quella territoriale nei soli passaggi di ruolo. Mentre, per quanto riguarda i passaggi di cattedra si segue l’ordine di priorità indicato dal docente.
Nel caso di presentazione di domande di trasferimento, di passaggio di cattedra e di passaggio di ruolo, il conseguimento del passaggio di ruolo rende inefficace la domanda di trasferimento o di passaggio di cattedra o il trasferimento o passaggio di cattedra eventualmente già disposti.
E ancora: in caso di richiesta contestuale di trasferimento e passaggio di cattedra il docente deve precisare a quale dei due movimenti intende dare la preferenza; in caso di assenza di tale indicazione prevale il passaggio di cattedra.
Infine, in caso di più passaggi di cattedra si segue l’ordine di priorità indicato dal docente, nel rispetto dell’ordine della graduatoria e delle precedenze.