Mobilità 2022, Giannelli (ANP): “Si va incontro alle esigenze dei docenti e non degli alunni. La continuità didattica deve avere rilevanza” [VIDEO]
Nella mattinata del 27 gennaio si è conclusa la trattativa per il rinnovo del CCNI mobilità 2022/2025. Il contratto è stato firmato solo dal sindacato Cisl Scuola, mentre FLC CGIL, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti hanno deciso di non firmare il testo presentato dal Ministero.
Il nuovo contratto prevede alcune novità, su tutte la possibilità di poter fare domanda per i docenti assunti dal 2020/2021. Infatti, secondo i calcoli di Viale Trastevere, a settembre 2022 ci sarebbero almeno 100mila docenti potenzialmente autorizzati a cambiare istituto (34.000 per l’anno scolastico 2019-20, 19.995 per il 2020/21, oltre 45mila per il 2021/22).
Nei giorni scorsi si era esposto il presidente dell’associazione nazionale presidi Antonello Giannelli, che in diretta su OS Tv aveva posto le proprie perplessità sulle eventuali ricadute alla continuità didattica che tali modifiche potrebbero avere.
“Il tema della continuità didattica deve avere una sua rilevanza. E’ evidente che questa novità vada incontro alle esigenze dei docenti ma non va incontro alle esigenze degli alunni“, dice il numero uno di ANP.
“Dobbiamo deciderci per chi è la scuola. Dobbiamo trovare un equilibrio. Trovo legittime le aspettative di chi vuole cambiare luogo di lavoro e andare più vicino casa. Ma dobbiamo trovare un punto di equilibrio con l’opposta esigenza che ci sia una stabilità didattica. Altrimenti non si tiri in ballo la stabilità didattica“, ha proseguito Giannelli.
“Penso che su queste tematiche ci si debba confrontare e prendere delle decisioni. In questo caso si tratta di un argomento su cui bisogna confrontarsi anche con chi sta da un’altra parte“, ha aggiunto il presidente ANP.
L’INTERVENTO DI GIANNELLI