Mobilità 2018/19, in alcune province trasferimenti 100% con 104. Alcuni dati

Ancora pochi spiragli per il trasferimento dei docenti immobilizzati o trasferiti dalla Buona Scuola in una provincia non gradita. In alcune province del sud continuano a prevalere i trasferimenti di docenti che possono vantare una precedenza. Senza precedenza, serve comunque un punteggio alto.
Oggi esiti trasferimenti primaria
Oggi 1° giugno si aprono i risultati per le domande di mobilità dei docenti per l’a.s. 2018/19, con gli esiti della primaria. I bollettini sono presenti sul sito dell’ufficio scolastico della provincia richiesta. e i docenti hanno ricevuto notifica su Istanze on line e la mail nella casella di posta.
30% ai trasferimenti interprovinciali
Il 30% dei posti residui dopo la mobilità provinciale, va ai trasferimenti interprovinciali. Negli anni scorsi questa aliquota è stata saturata quasi al 100% dai trasferimenti ottenuti da docenti che potevano vantare di una delle precedenze prevista dal Contratto, fino al record della provincia di Agrigento.
Quali sono le precedenze per ottenere il trasferimento
Sono indicate nell’art. 13 del contratto sulla mobilità 2018/19, raggruppate sistematicamente per categoria e funzionalmente inserite, secondo un preciso ordine di priorità. Mobilità 2018/19, chi ha la precedenza? Quando si applica e quando decade
Qualche esempio
Agrigento 12 trasferimenti interprovinciali, tutti con precedenza
Napoli: 115 trasferimenti interprovinciali, di cui 114 con precedenza
Bari: 78 trasferimenti interprovinciali di cui 19 con precedenza e 59 senza
Cosenza: 57 trasferimenti interprovinciali di cui 44 con precedenza e 13 senza
Reggio Calabria 48 su 47 (solo un’insegnante con 210 punti) trasferiti con precedenza
Stessi dati per Messina, Catania, Palermo, Enna, Siracusa: il numero quasi totale dei movimenti riguarda docenti che possono vantare precedenza da C.C.N.L.
Ragusa 7 trasferimenti interprovinciali tutti con precedenza
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