Mobilità 2017, lunedì possibile firma. Le novità in 9 punti. Nodi da sciogliere, docenti titolari ambito devono poter acquisire titolarità nella scuola di servizio
Nella mattinata odierna, come abbiamo già riferito, è proseguito il confronto tra Miur e sindacati sul CCNI relativo alla mobilità del personale docente, educativo e ATA per l’a.s. 2017/18.
L’accordo di massima sui trasferimenti del personale docente è stato ormai raggiunto, tuttavia vi sono ancora alcuni nodi da sciogliere di non poco conto, in primis la regolamentazione del passaggio dei docenti dall’ambito alla scuola, ossia la cosiddetta chiamata diretta.
In data odierna, le parti hanno proseguito l’analisi dell’articolato e si sono dati appuntamento lunedì prossimo per definire e superare alcune criticità irrisolte. Prima fra tutte quella relativa ai docenti titolari di ambito e con incarico triennale su scuola, che vorrebbero rimanere sulla medesima scuola, acquisendo la titolarità nella stessa.
Il Ministero, negli incontri scorsi, ha ritenuto non fattibile tale movimento, per problematiche tecniche, sulla base delle quali il sistema non farebbe presentare domanda nella stessa scuola.
La Uil, in particolare, ritiene che non permettere ai docenti il movimento sopra descritto significherebbe dar vita ad una vera e propria discriminazione e a situazioni paradossali: il docente resterebbe nella stessa scuola senza titolarità, senza posto, mentre un altro docente, titolare di altro ambito e in servizio in altra scuola, ne assumerebbe la titolarità. In tal modo, sostiene a ragione la Uil, verrebbe meno uno dei principi tanto sbandierato ma spesso tradito: la continuità didattica.
La Uil afferma che il Miur, sino ad ora, non ha fornito risposte chiare alla problematica suddetta e ad altre quale, ad esempio, la disparità di trattamento tra personale docente e ATA relativamente alla valutazione del punteggio pre-ruolo. Pertanto, lo stesso sindacato considera incerto l’esito della trattativa.
Vedremo cosa si deciderà lunedì.
Ricordiamo quelle che sono le novità del prossimo contratto, sulle quali è stato già trovato l’accordo.
- Domanda unica per il trasferimento provinciale e interprovinciale, con la fase provinciale che precede quella interprovinciale.
- 15 preferenze esprimibili: scuole ( 5 al massimo), ambiti e province. Titolarità su scuola, se si è trasferiti su scuola – titolarità su ambito, se si è trasferiti su ambito o provincia. Nelle preferenze, inoltre, non si potrà esprimere singola sede, ma intero codice meccanografico dell’istituto comprensivo o superiore (anche in caso di sedi in comuni diversi).
- Aliquote: 60% dei posti vacanti e disponibili alle immissioni in ruolo; 30% ai trasferimenti interprovinciali; 10% ai passaggi di ruolo/cattedra.
- Valutazione, ai solo fini della mobilità, del servizio pre ruolo/altro ruolo equiparata a quello di ruolo (sempre 6 punti sia per il servizio di ruolo che per quello pre-ruolo/altro ruolo).
- Precedenza per assistenti familiari disabili gravi (compreso il congiunto) prima della precedenza per il rientro nel comune di titolarità del personale trasferito d’ufficio, richiedente il rientro nel comune di titolarità entro l’ottennio.
- 50% dei posti in organico di diritto, relativi alle classi di concorso di nuova istituzione, nei Licei Musicali riservato alla mobilità professionale.
- Deroga al vincolo triennale di permanenza (tutti possono presentare domanda di mobilità).
- Perdenti posti verranno trasferiti a domanda o d’ufficio con titolarità su scuola.
- Docenti in esubero a livello nazionale: presenteranno domanda e qualora non vangano soddisfatti in nessuna delle preferenze espresse, saranno collocati d’ufficio, secondo il criterio della viciniorità, in uno degli ambiti a livello nazionale.