Mobilità: Miur disponibile a trasferimento su scuola e non ambito nella provincia. Forse domanda interprovinciale senza vincoli per tutti. Prossimo incontro 8 gennaio

Di Lalla
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Un modesto passo in avanti nella contrattazione sulla mobilità è stato fatto dal tavolo politico di ieri pomeriggio, che ha consentito di superare alcune rigidità da parte dell'Amministrazione.

Un modesto passo in avanti nella contrattazione sulla mobilità è stato fatto dal tavolo politico di ieri pomeriggio, che ha consentito di superare alcune rigidità da parte dell'Amministrazione.

Presenti alla riunione i segretari generali delle organizzazioni sindacali rappresentative, che manifestano un moderato ottimismo sull'esito dell'incontro di ieri e sul prosieguo delle trattative.

L'Amministrazione – scrivono i sindacati – ha riconosciuto la funzione del contratto come strumento per superare gli squilibri e le iniquità introdotte della legge 107/2015 sulla mobilità, in particolare le differenze di trattamento tra i docenti già di ruolo e quelli assunti nelle diverse fasi del piano straordinario di assunzioni.

Il prossimo incontro è fissato per giorno 8 gennaio, giorno in cui l'Amministrazione dovrebbe formulare una nuova proposta di ipotesi del CCNL.

Le novità emerse

La richiesta dei sindacati è di garantire a tutti la possibilità di partecipare alla mobilità a domanda, senza vincoli o limitazioni determinati da fase ordinaria o straordinaria, per tutti i posti vacanti e disponibili dell'organico di autonomia (posti comuni, di sostegno, di potenziamento).

Va messo in rilievo che per la prima volta l'Amministrazione si è dichiarata disponibile a garantire la mobilità a domanda fino al livello provinciale, con riferimento alle singole istituzioni scolastiche e non agli ambiti.

Pertanto, se la disponibilità troverà conferma nell'ipotesi di contratto,  potranno presentare domanda, continuando ad indicare le singole scuole, tutti i i docenti già di ruolo prima della legge 107 che lo vorranno, in aggiunta a coloro che, in esubero o DOS, intendono acquisire una titolarità di scuola o rientrare nella ex scuola di titolarità se trasferiti come perdenti, posto negli ultimi 8 anni.

L'amministrazione si è impegnata, altresì, a verificare a livello legislativo la possibilità di dare una risposta positiva alla richiesta sindacale tendente a garantire anche per la mobilità interprovinciale la possibilità di produrre domanda da parte di tutte le tipologie di docenti di ruolo, indipendentemente dalla data e dalle procedure che hanno portato alla nomina.

L'ulteriore richiesta di inserire nel CCNL una “sequenza contrattuale” tendente a garantire la definizione di regole oggettive e trasparenti in base alle quali si realizzi l'assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole ha trovato la delegazione dell'amministrazione disponibile ad approfondire il tema, anche se la stessa si è riservata di dare una risposta nel proseguo della trattativa.

Disponibilità si è riscontrata anche sulla possibilità che il CCNL consenta a tutti docenti di sostegno di ottenere, a domanda, una titolarità con le stesse regole degli altri docenti sia in fase provinciale che interprovinciale.

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