Mobilità. Immessi in ruolo prima del 2015, esistiamo anche noi. Lettera
Leggo ogni giorno i vostri articoli sempre interessanti, negli ultimi giorni in particolare quelli sulla mobilità. Amari destini che sono toccati a tante famiglie . Quello che però traspare e che si parli soltanto di insegnanti di neo immissione, sbattuti su e giù per l'Italia.
Leggo ogni giorno i vostri articoli sempre interessanti, negli ultimi giorni in particolare quelli sulla mobilità. Amari destini che sono toccati a tante famiglie . Quello che però traspare e che si parli soltanto di insegnanti di neo immissione, sbattuti su e giù per l'Italia.
Allora questa volta spero di leggere tra i vostri articoli pubblicati la mia testimonianza, quella di una ragazza siciliana che sette anni anzi ormai otto anni fa riceveva una chiamata per prendere servizio la mattina successiva in una scuola di Torino, partita lasciando tutti gli affetti. Tre anni fa dopo sacrifici lontano da tutti é arrivato finalmente il ruolo che però mi vincolava e mi impediva per tre anni(vincolo che adesso è stato tolto) di tornare dalla mia famiglia di cui adesso ne fanno parte anche due bambini.
Quest'anno ho la possibilità di fare finalmente domanda è tornare dalla mia famiglia da mio marito e sopratutto dai miei figli e cosa succede ambito assegnato a duecento chilometri da casa, vicino ma nello stesso tempo non mi permette di vivere i miei cari tutti i giorni come una famiglia, trasferirsi di nuovo in chissà quale paesino delle Madonie con spese di affitto e mutuo sulle spalle.
Sette anni di sacrifici fatti per un futuro migliore cancellati con una spugna, equiparata a chi ieri é passato di ruolo e si lamenta perché deve partire lontano, cosa che abbiamo fatto tanti prima di loro, in più perdita di titolarità, costretta a spedire curriculum come una fanciullina che si affaccia per le prime volte al mondo del lavoro appena laureata, in più con due bimbi piccoli di cui uno di due mesi danno ai presidi il motivo discriminante.
A quelli che si sono battuti perché a noi immessi prima del 2015 non ci venisse assegnata una sede ma un'ambito, come se i nostri sacrifici già lontani a migliaia di km non l'avessimo già fatti, voglio chiedere: era questa l'equità che chiedevate?
Ma smettiamola di farci la guerra tra poveri e lottiamo invece per i veri diritti quelli che meritiamo.
Come me di queste storie tanti e con questa lettera vorrei puntualizzare che esistiamo anche noi, gli IMMESSI PRIMA DEL 2015!
Savina Zina