Mobilità. Agrigento: fenomeno delle 104 inarrestabile. Lettera

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Anche quest’anno la pubblicazione degli esiti della mobilità interprovinciale relativa alla scuola dell’ infanzia e alla scuola primaria in provincia di Agrigento ha fatto registrare la quasi totalità dei trasferimenti a vantaggio di insegnanti beneficiari della L. 104/92.

Anche quest’anno la pubblicazione degli esiti della mobilità interprovinciale relativa alla scuola dell’ infanzia e alla scuola primaria in provincia di Agrigento ha fatto registrare la quasi totalità dei trasferimenti a vantaggio di insegnanti beneficiari della L. 104/92.

Soprattutto per quanto riguarda la scuola primaria, il dato è schiacciante perché 53 su 53 trasferimenti, sono tutti per i beneficiari di L.104 .

Per tutti gli altri docenti, non inseriti in categorie protette, i cosiddetti immobilizzati, di ruolo e pertanto titolari da anni in altre province rispetto a quella di residenza, che speravano nella mobilità straordinaria, di “straordinaria” c’è stata solo la delusione.

Nonostante le indagini che già proseguono da due anni da parte della Digos e della Procura della Repubblica di Agrigento, competenti per territorio e le visite di controllo effettuate dall’INPS per l’accertamento della effettiva veridicità dei requisiti necessari per godere dei benefici di questa norma, il fenomeno delle 104 sembra inarrestabile.

Alla luce dei fatti si registrano parecchie incongruenze tra i dati del monitoraggio effettuato.

Innanzitutto resta da capire se qualcuno può essere sfuggito alle «maglie» dei controlli.

Ci risulta che non tutte le richieste di visita di controllo inviate dall’USP di Agrigento all’INPS siano state evase, infatti emerge una discrepanza tra il numero dei soggetti inviati a visita ( pare 1900) e quelli effettivamente sottoposti a visita (1000) ; tra questi non è chiaro quanti siano stati formalmente interessati da provvedimenti di revoca, anche se il dato ufficiale si aggira intorno alle 300 revoche , tutte riguardanti l’art. 21 L.104/92. In alcuni casi , inoltre , risulta che alcuni soggetti ai quali la 104 pare sia stata revocata, non hanno ricevuto alcuna notifica al riguardo e quindi si teme che quest’anno abbiano potuto presentare nuovamente la certificazione relativa alla 104, non avendone alcun diritto.

Si avverte la necessità di proseguire nelle indagini per fare chiarezza sull’intera vicenda e si sottolinea l’importanza di istituire al più presto un tavolo tecnico tra tutti gli Enti interessati (USP, INPS, PREFETTURA,) perché se ci sono queste discrepanze nell’iter del monitoraggio effettuato, nasce il sospetto che quantomeno ci sia un difetto di comunicazione tra gli stessi Enti coinvolti ed interessati .

Oltre al danno rappresentato dal fenomeno 104, in provincia di Agrigento , per i docenti immobilizzati di scuola primaria si è anche materializzata la beffa di vedere sfumare la possibilità di un trasferimento nella propria provincia, inseguito da parecchi anni perché 100 posti di ruolo comune sono stati “accantonati”, ossia messi da parte per gli idonei del concorso del 2012, in base ad una delle disposizioni contenute nella L.107/2015, la cosiddetta “Buona Scuola”!

Agrigento è tra le province italiane con il maggior numero di accantonamenti in senso assoluto, seconda dopo Catania con 165 accantonamenti e seguita dagli 82, sempre su ruolo comune scuola primaria della vicina provincia di Trapani, ed è comunque la provincia italiana con il maggior numero di accantonamenti in proporzione a vastità e popolazione scolastica ed è un dato che risulta ancora più macroscopico se confrontato con province del Nord molto più vaste, in cui sono stati nettamente inferiori; un esempio per tutti : in provincia di Milano gli accantonamenti per lo stesso ordine di scuola sono stati 21.

Il che significa che moltissimi docenti di ruolo di scuola primaria, immobilizzati in altre province rispetto a quella di residenza da molti anni, giacché la maggior parte dei docenti in questione è stata immessa in ruolo a seguito del Concorso del 2000 , (ben più di 10 anni prima rispetto agli idonei di cui si parla), sono stati scavalcati da colleghi che in molti casi non hanno nessuna esperienza di insegnamento alle spalle e che di fatto si ritrovano ad avere punteggi bassissimi, molto inferiori rispetto a quelli dei docenti immobilizzati, che hanno maturato nel frattempo titoli e punteggi in parecchi anni di servizio.

Pertanto, gli “Insegnanti in movimento”, immobilizzati e penalizzati non soltanto dalla totalità dei posti dati a trasferimento nella provincia di Agrigento a vantaggio dei beneficiari delle 104, ma anche dalle scelte politiche contenute nella legge 107/2015, che di fatto hanno disatteso e vanificato le aspettative della “mobilità straordinaria”, presenteranno la prossima settimana un esposto che avrà ad oggetto proprio i soggetti di recente beneficiari dei trasferimenti per quanto riguarda il capitolo 104, e stanno procedendo tramite legale con un ricorso per il fronte accantonamenti.

Ci si augura quantomeno che trovino effettivo riscontro le recenti dichiarazioni fatte a proposito degli abusi legati alla legge 104 dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che ha affermato :«Sui furbetti della 104 guai ad abbassare la guardia, soprattutto adesso che si sta effettuando la mobilità straordinaria in molte province italiane. Abbiamo chiesto agli Uffici scolastici regionali e territoriali di eseguire, al termine di questo percorso, controlli e verifiche capillari… Per tutti i casi che non verranno confermati, verrà annullato il trasferimento».

 

Raffaella Riccobene per Associazione “Insegnanti in movimento”

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