Mobbing: i criteri per definirlo li stabilisce la Cassazione
Viste le casistiche in cui i lavoratori penano di essere vittime di mobbing senza in realtà esserlo, la Corte di Cassazione stabilisce i criteri per porre dei punti fermi che lo definiscano.
Viste le casistiche in cui i lavoratori penano di essere vittime di mobbing senza in realtà esserlo, la Corte di Cassazione stabilisce i criteri per porre dei punti fermi che lo definiscano.
Con la sentenza 10037 del 15 maggio 2015 la Corte di Cassazione ha individuato le linee guida per riconoscere il vero mobbing ed evitare, in questo modo, azioni legali prive di fondamento ed avventate di mobbizzati immaginari.
Il lavoratore deve dimostrare di essere stato danneggiato sul lavoro attraverso sette parametri che si riferiscono ad azioni ostili, ambiente, durata, frequenza, dislivello tra antagonisti, intento persecutorio e andamento per fasi successive. Per dimostrare di essere vittima di mobbing devo essere presenti tutti e 7 i parametri.
Nel caso specifico un impiegato pubblico era stato demansionato, emarginato, spostato da un ufficio all’altro, umiliato e privato della possibilità di lavorare nell’ufficio aperto al pubblico cui era stato assegnato. Già dopo le perizie e le testimonianze era stato accertato che si trattava di mobbing che è stato poi confermato dal giudizio della Corte che ha riscontrato nel caso tutti e 7 i parametri.
I 7 parametri del mobbing
Le vessazioni devo avvenire sul luogo di lavoro e in esse devono ricorrere tutti e sette i parametri:
- Le mortificazioni devono avere una durata nel tempo
- Devono essere reiterate e non episodiche
- Le azioni ostili devono essere almeno due delle seguenti: attacchi alla comunicazione, isolamento, demansionamento, attacchi alla reputazione, violenza e minacce
- Il ricorrente deve essere in inferiorità manifesta
- Le mortificazioni deve procedere per fasi successive che iniziano con conflitto mirato, proseguono con l’inizio del mobbing che portano a sintomi psicosomatici aggravati da abusi ed errori influendo sullo stato di salute
- Deve esserci intento persecutorio