Miozzo (CTS): “Sconsiderato riaprire gli stadi, tutti gli sforzi ora vadano sulla riapertura delle scuole”
In un’intervista al Corriere della Sera, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, critica, senza mezzi termini, la decisione del governo di riaprire, parzialmente, gli stadi.
“Il mio è un discorso da tecnico della Salute e di Protezione civile, poi deve essere la politica a decidere. Io posso dire che l’indicazione di non far svolgere gli eventi sportivi ha avuto, per noi, lo stesso effetto del divieto per i funerali perché si privano i cittadini di momenti importanti per la nostra vita, celebrare momenti di gioia o di dolore. Ora però dobbiamo occuparci di altri aspetti fondamentali per la comunità e la priorità assoluta, quantomeno per noi tecnici, è la scuola”.
E poi: “Sono attento a quello che accade. Non possiamo permetterci di tornare alle lezioni a distanza. La scuola è il motore della ripartenza e del Paese. Tutta la nostra attenzione deve essere concentrata su questo”.
“È ancora troppo presto per dire che l’aumento dei contagi dipende dalla ripartenza della scuola. Ma noi sappiamo che avremo una risalita della curva, l’età media dei positivi che si alza di nuovo perché i contagi stanno aumentando nelle famiglie. Ragazzi che hanno contatti con genitori e nonni. È tragico e triste, ma condivido la posizione del professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e collega componente del Cts secondo il quale è necessario un patto generazionale che convinca i giovani a essere prudenti. La scuola movimenta 12 milioni di persone. Più di un sesto dell’intera popolazione del Paese. E questo fa sì che dobbiamo occuparci di tutto ciò che è collegato, come i trasporti pubblici che si affollano e la diagnostica”.