Minori con disturbi del linguaggio discriminati: 61% dei fenomeni avviene a scuola e nel 34% durante sport
Secondo il secondo annual report dell’Osservatorio Voice Shaming, sette bambini su dieci con balbuzie o disturbi del linguaggio subiscono episodi di derisione e discriminazione a causa del loro modo di parlare. Lo studio, presentato dall’associazione Vivavoce in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sulla balbuzie, ha analizzato un campione di 110 bambini e ragazzi balbuzienti e 114 genitori.
Prevalenza dei comportamenti discriminatori
Il 71% dei bambini con disturbi del linguaggio ha dichiarato di aver subito episodi di derisione, discriminazione o isolamento sociale. La scuola è il luogo in cui questi comportamenti si verificano più frequentemente, con il 61% dei casi, mentre il 34% avviene in contesti di svago o sportivi.
Impatti emotivi e sociali
Le reazioni emotive più comuni tra i bambini vittime di discriminazione includono sentimenti di tristezza (31%), vergogna (26%) e rabbia (25%). Questi episodi influiscono anche sulla vita sociale, portando alcuni bambini ad evitare situazioni in cui temono di essere giudicati, con conseguenze sul benessere generale e la capacità di stringere amicizie.
La necessità di supporto e comprensione
Giovanni Muscarà, presidente di Vivavoce, ha sottolineato come la voce rappresenti un aspetto centrale dell’identità. La derisione legata al modo di parlare colpisce profondamente chi ne è vittima. Oltre il 70% dei bambini ha dichiarato di aver desiderato un supporto, ma spesso non sapeva a chi rivolgersi. Muscarà ha evidenziato come le difficoltà comunicative possano creare barriere invisibili, limitando la libertà espressiva e soffocando il desiderio di comunicare.