Minoranze linguistiche-storiche, diffusione uso vivo della lingua. Nota Miur presentazione progetti
Il MIUR ha pubblicato la nota n. 4843 del 05/05/2016, avente per oggetto i Piani di intervento e i finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali, che possono essere presentati da quelle scuole ricadenti in territori in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche, previste dall'articolo 3 della legge 482/1999.
Il MIUR ha pubblicato la nota n. 4843 del 05/05/2016, avente per oggetto i Piani di intervento e i finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali, che possono essere presentati da quelle scuole ricadenti in territori in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche, previste dall'articolo 3 della legge 482/1999.
La finalità principale dei progetti è la diffusione di un uso vivo della lingua nell'ottica di una contestualizzazione dell'apprendimento.
Le minoranze linguistiche, sopra citate, sono indicate dall'articolo 2 della suddetta legge:
In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i princípi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo.
Nella nota, si invitano le scuole del primo ciclo, di cui sopra, a presentare progetti in rete, per il biennio 2016/18, sulla base delle indicazioni e dei criteri illustrati nella medesima nota. Riportiamo sinteticamente detti criteri e indicazioni.
- La rete di scuole dovrà essere costituita da almeno tre istituzioni scolastiche, almeno che non ci siano impedimenti oggettivi (un solo Paese/istituzione scolastica).
- Le proposte progettuali dovranno presentare un'articolazione biennale e realizzarsi negli anni scolastici 2016/17 e 2017/18.
- Il progetto dovrà essere presentato dalla scuola capofila entro il termine stabilito; non saranno ammessi finanziamenti per quelle reti di scuole, che ne hanno già usufruito nel biennio 2015-17.
I criteri di valutazione dei progetto, invece, sono quelli di seguito riportati.
- Insegnamento della lingua minoritaria attuato da parte dei docenti della scuola, con adeguate competenze linguistiche, in orario curricolare (max p. 20).
- Insegnamento veicolare, avvalendosi quindi della metodologia CLIL (max p. 15).
- Produzione di materiali multimediali pedagogici e didattici trasferibili, anche con approccio ludico (max p. 15).
- Collaborazione plurilingue (max p. 10).
- Valutazione (max p. 15).
- Collaborazione in rete e rappresentatività nel territorio (max p. 10).
- Sinergia con gli Enti locali (max p. 10).
- Prodotti musicali (max p. 10).
Si raccomanda di esplicitare nei progetti: gli obiettivi, i processi e i prodotti finali, il numero dei destinatari, le azioni tra le scuole partner, le azioni di monitaraggio e valutazione dell'attività.
Al progetto, inoltre, si deve allegare una scheda finanziaria dettagliata, che deve riportare esclusivamente le voci indicate nella nota: progettazione didattica e gestione amministrativo-contabile (max 10%); insegnamento da parte dei docenti e/o esperti esterni;produzione di materiali (max 10%).
Per ciascun progetto, leggiamo ancora nella nota, potranno essere stanziati al massimo 20.000 euro.
Data ultima per l'invio dei progetti, presso la Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale d'istruzione, è il 6 giugno 2016.
Le proposte progettuali, infine, saranno prese in considerazione, soltanto se corredate da:
- progetto in originale redatto in lingua sia italiana che minoritaria;
- scheda formulario (allegata alla nota e da inviare a : [email protected]);
- scheda sintetica (costituita da tre sezioni: anagrafica, coordinate bancarie e progetto);
- accordo di rete;
- dichiarazione scuola capofila, per ciascuna scuola aderente, su territorio in cui si applicano le disposizioni dettate dal sopra citato articolo 3 della legge 482/99.
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